Alta tensione in Israele per la "Sfilata delle Bandiere", la parata nazionalista prevista per oggi in cui si celebra quella che gli israeliani considerano la "riunificazione" di Gerusalemme nella Guerra dei Sei Giorni del 1967. Dal punto di vista palestinese quella guerra segnò l'inizio dell'occupazione della parte orientale della città. Le forze di polizia israeliane si sono scontrate con estremisti arabi sul Monte del Tempio, che gli arabi chiamano la Spianata delle Moschee: i giovani palestinesi si erano barricati all'interno della Moschea di al-Aqsa e hanno lanciato pietre e razzi contro gli ebrei; la polizia ha reagito chiudendo a chiave le porte. Le forze di sicurezza israeliane hanno fatto sapere di aver anche fermato diversi autobus di arabi diretti dal Nord verso Gerusalemme, nel tentativo d'impedire ai passeggeri di raggiungere i luoghi santi. Nel frattempo gruppi ebraici hanno avviato visite organizzate al sito, considerato il più importante degli ebrei e il terzo più venerato nella fede musulmana.

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La polizia israeliana ha annunciato di aver allontanato un gruppo di ebrei dalla Spianata delle Moschee, colpevoli di aver violato le regole sul luogo sacro nella Città Vecchia di Gerusalemme. Secondo la polizia, un numero imprecisato di membri del gruppo è stato arrestato. Nella stessa dichiarazione, le forze dell'ordine hanno annunciato anche che numerosi palestinesi sono stati arrestati dopo essersi scontrati con la polizia sul Monte del Tempio. Ieri il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medioriente, Tor Wennesland, si era detto ''profondamente preoccupato'' in vista della marcia delle bandiere: ''Sono profondamente preoccupato per la spirale di violenza che nelle ultime settimane ha causato la perdita di troppe vite di palestinesi e israeliani'', aveva dichiarato. ''Mentre ci avviciniamo al 29 maggio, chiedo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di adottare decisioni sagge per evitare un altro conflitto violento che costerebbe solo ulteriori vittime''.

L'esercito israeliano ha inoltre rafforzato lo schieramento nel Sud del Paese degli Iron Dome - il sistema di difesa antimissili - nell'eventualità che da Gaza arrivino i missili lanciati da Hamas con l'intenzione di ostacolare la Marcia.

La Sfilata delle bandiere a Gerusalemme

Ogni anno decine di migliaia di giovani religiosi di estrema destra, molti dei quali residenti nelle colonie della Cisgiordania occupata, visitano diverse parti della città fino a raggiungere la simbolica Porta di Damasco e attraversare il quartiere musulmano, sventolando bandiere israeliane e gridando slogan estremistici, terminando con una cerimonia al Muro del Pianto. Lo scorso anno, la reazione palestinese a questa stessa marcia iniziò un'escalation di guerra che andò avanti in undici giorni e causò più di 270 morti.