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Venerdì, 19 Aprile 2024
Misure restrittive / Cina

Perché a Shanghai i bambini positivi al Covid vengono separati dai genitori

La misura ha alimentato il malcontento dei residenti della megalopoli in lockdown

La città cinese di Shanghai vede crescere il numero di contagi Covid-19, nonostante i 26 milioni di abitanti siano in lockdown da giorni. Dopo settimane di restrizioni mirate, come la chiusura di alcuni quartieri della città, la scorsa settimana i funzionari della municipalità hanno imposto un lockdown in due fasi, partendo dalla parte orientale della città per poi proseguire con la parte occidentale. L’obiettivo, secondo le autorità locali, è portare avanti la macchina dei test di massa per tutti i residenti dell’hub economico cinese.

Nelle ultime 24 ore, a Shanghai si sono registrati 8581 casi asintomatici e 425 casi sintomatici, segno per il momento che il lockdown in due fasi introdotto la scorsa settimana non è bastato ad arrestare l’infezione. Il governo di Pechino, preoccupato per l’alto numero di contagi, ha inviato la vicepremier cinese Sun Chunlan (l’unica donna del Politburo, è tra le 25 persone più potenti della Cina), per spingere a un’adesione incrollabile alla politica “Zero Covid”, adottata dal Paese per arginare la diffusione del virus nel più breve tempo possibile.

La vicepremier Sun ha invitato quindi le autorità locali a implementare il sistema dei test di massa e a garantire l’efficienza del sistema sanitario, aprendo ulteriori ospedali e centri di isolamento destinati ai sintomatici lievi. La città ha infatti convertito palestre, centri di esposizione – come lo Shanghai New International Expo Center – in ospedali per accogliere e curare i positivi al Covid-19. Nella megalopoli cinese chiunque risulti positivo al coronavirus, sia con sintomi gravi che lievi, deve isolarsi in un ospedale o in una struttura di isolamento. La misura governativa ha messo così in affanno ospedali e operatori sanitari della città. Per questo, il governo centrale ha deciso di inviare personale militare e medici da varie province cinesi per un totale di oltre 12.000 persone.

Perché i bambini vengono separati dai genitori

Sebbene i dati epidemiologici siano bassi rispetto agli standard globali, mettono comunque alla prova la strategia nazionale che prevede test di massa e quarantena di tutti i casi positivi e dei loro stretti contatti. La politica “Zero Covid” sta alimentando il malcontento dei cittadini, che usano i social media per lamentarsi della carenza di beni di prima necessità e delle misure considerate troppe restrittive.

Sui social media cinesi sono diventati virali le foto e i video di bambini positivi che vengono separati dai loro genitori. Alcune immagini circolate sul web testimoniano come diversi neonati dormano tutti insieme in una culla nei corridoi dello Shanghai Public Health Clinical Center.


Il malcontento dei cittadini ha spinto il funzionario locale, Wu Qianyu, a dare spiegazioni sulla misura che viene definita dai genitori “disumana”. Durante la conferenza stampa di oggi 4 aprile, Wu ha dichiarato che i bambini possono rimanere nell’ospedale insieme ai genitori solo se questi ultimi risultano positivi. Ma le misure, ha aggiunto, sono ancora in fase di perfezionamento.

Il provvedimento del governo di separare i genitori dai figli per prevenire la diffusione del Covid ha spinto diversi diplomatici, provenienti da più di 30 paesi – tra cui Francia, Regno Unito, Australia e altri paesi dell’Ue -, a scrivere al ministero degli Esteri cinese. Le richieste, si legge, è quella di sospendere un simile provvedimento.

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