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Sabato, 20 Aprile 2024
La pandemia infinita / Cina

Shanghai inasprisce ulteriormente le restrizioni per combattere il Covid

La città è in lockdown da quattro settimane

L'incubo Covid-19 a Shanghai sembra non avere fine. Le autorità della megalopoli da 26 milioni di residenti hanno annunciato che inaspriranno l'attuazione delle rigide misure di lockdown imposte a causa dell'impennata di contagi da coronavirus e dei decessi. Nelle ultime 24 ore, a Shanghai ci sono stati 17.629 nuovi casi e 11 morti, portando il conteggio totale a 36 persone decedute. Persistono tuttavia dubbi sul bilancio ufficiale dei decessi: la Cina, infatti, tende a non registrare le morti dei pazienti con patologie gravi, deceduti a causa dell'infezione da Covid. 

L'inasprimento delle restrizioni

A causa della recrudescenza dei contagi, la municipalità ha cambiato strategia pur applicando la policy "Zero Covid". Stando a quanto riporta l'emittente britannica Bbc, le rigide misure introdotte prevedono l'installazione di dispositivi di allarme alle porte per evitare che i positivi escano dalle loro abitazioni, nonché un'intensificazione delle operazioni di sanificazione delle case nelle aree della città più colpite dai contagi, e quindi l'obbligo per chi vi abita di lasciarle temporaneamente. 

Covid a Shanghai, i cittadini costretti a lasciare le loro case

In alcuni distretti, le restrizioni sono state inasprite anche quando sono stati soddisfati i criteri per consentire alle persone di lasciare le proprie abitazioni. Le autorità locali hanno introdotto "nove" misure, nell'ambito di quella che viene descritta come una "nuova campagna" ma che nei fatti significa ancora lockdown duro. Le nove grandi azioni pensate dal governo locale prevedono test quotidiani in tutta la città, limitazione del movimento delle persone e accelerazione dei trasferimenti nei centri di quarantena.

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Non si sa quando finirà il lockdown

L'obiettivo per il governo municipale è di azzerare la diffusione del virus, rispettando la strategia di "Zero Covid". Il governo di Pechino ribadisce che un rilassamento delle restrizioni potrebbe causare un aumento dei contagi, con effetti devastanti sul sistema sanitario cinese. Ma la maggiore trasmissibilità e la natura della variante Omicron ha sollevato dubbi sulla sostenibilità, a lungo termine, della strategia anti-Covid.

Ciononostante, il governo applica misure ancora più dure. Il South China Morning Post riporta che è stato esteso il blocco di tutta la città fino al prossimo 26 aprile. Questa nuova restrizione alimenteranno ulteriormente il malcontento dei cittadini, stanchi delle privazioni (alimentari, economiche e fisiche) cui sono sottoposti da quattro settimane.  

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Shanghai, quindi, deve ancora decidere quando sarà revocato il lockdown, determinando rischi in ambito economico e sociale. I funzionari locali hanno consentito a 666 produttori chiave, tra cui Tesla e Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC), il più grande produttore di chip cinese, di riavviare l'attività nel cosiddetto circuito chiuso: i lavoratori vivono e dormono nelle loro fabbriche per evitare contatti con positivi.

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