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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'ulteriore stretta / Afghanistan

Esecuzioni, lapidazioni e fustigazioni per chi commette reati in Afghanistan

La notizia segna un'ulteriore stretta da parte dei talebani che, al loro ritorno al potere, si erano impegnati a governare in maniera relativamente più moderata

In Afghanistan torna la piena applicazione della Sharia per punire i reati. Il leader supremo dell'Afghanistan, Zabihullah Mujahid, ha ordinato ai giudici di far rispettare pienamente gli aspetti della legge islamica che includono esecuzioni pubbliche, lapidazioni, fustigazioni e amputazioni di arti per punire ladri, rapitori e sovversivi. 

La decisione è stata annunciata su Twitter dal portavoce dei talebani, spiegando che l'ordine "obbligatorio" di punire i reati secondo la sharia è stato reso dal Mullah Akhundzada, misterioso leader supremo dei talebani che non è mai stato filmato o fotografato in pubblico dalla presa del potere nell'agosto 2021. "Esaminate attentamente i casi di ladri, rapitori e sovversivi", ha detto Akhundzada in un incontro con alcuni giudici, secondo quanto riferito dal portavoce.

La notizia segna un'ulteriore stretta da parte dei talebani che, al loro ritorno al potere, si erano impegnati a governare in maniera relativamente più moderata rispetto al duro governo che ha caratterizzato il loro primo periodo al potere, dal 1996 al 2001. 

Ma hanno gradualmente represso diritti e libertà: le adolescenti non possono andare a scuola, le donne non possono viaggiare per lunghi tratti senza accompagnatori uomini e sono state praticamente escluse dal lavoro, con eccezioni solo nell'istruzione e la sanità. Da maggio le donne devono coprirsi il volto in pubblico e la settimana scorsa sono state bandite da tutti i parchi e il luna park di Kabul, così come da palestre e bagni pubblici.

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