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Venerdì, 19 Aprile 2024
Chisinau / Moldavia

Si dice Moldova o Moldavia?

Dietro la questione del nome le divisioni interne al Paese tra filo-occidentali e filo-russi

Le tensioni interne che stanno dividendo filo-occidentali e filo-russi hanno riacceso il dibattito linguistico: si dice Moldavia o Moldova? Per capire quale sia il termine più corretto bisogna rifarsi non solo alla storia, ma anche all'attualità. 

Partiamo dalla prima: quando si parla di Moldavia, ci si riferisce storicamente alla regione che comprende l'attuale Stato con capitale Chisinau, una parte dell'attuale Romania, la Bessarabia e la Transnistria, zona che si è autoproclamata indipendente e dove è stanziato l'esercito russo. Questa regione ha sempre vissuto una doppia influenza: da un lato la Romania, dall'altro la Russia. Quando il Paese è confluito nell'Unione sovietica, Mosca ha iniziato un'opera di russificazione della popolazione. Con la dissoluzione dell'Urss, e la proclamazione di indipendenza, si è sempre più affermato un movimento politico e culturale volto a rispolverare le radici rumene. Ecco perché oggi gli abitanti (e le istituzioni) del territorio preferiscono il nome espresso in romeno, vale a dire Moldova.

Moldavia, infatti, è un termine di origine russa che deriva dall'omonimo fiume che attraversa la regione e viene usato dai nostalgici del blocco sovietico. Il nome Moldova ha invece una forte connotazione nazionalistica e antisovietica, vista anche la decisione del governo di Chisinau di utilizzare questa parola per identificare lo Stato che nel 1991 ha riacquistato la propria indipendenza. Ufficialmente "Repubblica Moldova", sin dal principio la nuova nazione ha chiesto ai governi degli altri Paesi di usare in ogni contesto questa denominazione.

Lo stesso discorso può essere fatto per la lingua che a oggi è ufficialmente il romeno (anche se il russo figura come seconda lingua ufficiale dopo le proteste della maggioranza russofona in Transnistria). In Italia per secoli si è usata la sola forma classica (Moldavia), fino a che nel 1996, in occasione di una partita di calcio della nazionale a Chisinau, la questione dei toponimi ha acceso giornalisti e telecronisti che hanno usato chi l’uno e chi l’altro nome. Da lì in poi i due termini sono stati impiegati in maniera indifferente nel linguaggio comune (ma non in quello ufficiale).

Per quanto riguarda il nome dei cittadini, moldavo è certamente più frequente del corrispettivo moldovo, tanto nel parlato quanto nei vari motori di ricerca. Moldovo è infatti un neologismo basato sulla forma romena del termine. La prevalenza della forma con la "a" è inoltre comune alla maggioranza delle altre lingue: in spagnolo e portoghese si dice moldavo, in francese e inglese moldave, in tedesco moldawisch e così via.

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