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Mercoledì, 22 Marzo 2023
BRASILE / Brasile

"Così la siccità sta uccidendo il Nord Est del Brasile"

Reportage dallo stato del Pernambuco, dove la peggior siccità degli ultimi 50 anni ha messo in ginocchio intere città

Serrita, Brasile - Djalma Sedrim ha lavorato tutta la vita per far crescere il suo allevamento di bestiame, il suo unico mezzo di sostentamento. Ora non può che restare a guardare mentre la peggiore siccità da mezzo secolo a questa parte ha prosciugato tutto nel giro di alcuni mesi.

Il rancher, 75 anni, aveva circa 1000 capi di bestiame e un appezzamento di terra dove lui e sua moglie coltivavano granturco. Il clima è cambiato, e ha cambiato tutta la sua vita.

Dalle loro parti non piove in modo significativo da 19 mesi. I terreni a pascolo di Sedrim si sono prosciugati e si sono trasformati in una desolata zona desertica. Gli animali non avevano nulla da mangiare e i pascoli presentano uno scenario surreale: dozzine di carcasse di bovini morti di fame giaciono qua e là. Gli avvoltoi volano in circolo e un pesante lezzo di decomposizione aleggia nell'aria.

Sedrim guarda i suoi animali morti e dice: "Erano bestie davvero produttive". Negli ultimi 18 mesi ha perso 600 dei suoi 1000 capi. 25 bovini sono morti soltanto nella settimana appena trascorsa. Il bestiame ancora vivo è stato spedito a una fattoria lontana, dove potrà sopravvivere.

La moglie Adriana de Oliveira, asciugandosi le lacrime, racconta: "Non potevamo stare qui a fare nulla e a guardarli morire di fame. Alcuni di questi bovini li chiamavamo per nome. La coppia aveva ottenuto un prestito per comprare del mangime, ma la maggior parte del bestiame lo rifiutava non essendo abituato a mangiare cibo già processato. Ora sono senza soldi. Passano le giornate seduti fuori dalla loro tenuta, pregando per la pioggia.

Il Nord Est del Brasile sta attraversando la peggior siccità dell'ultimo mezzo secolo. Nessuna città è stata colpita più duramente di Sarrita, nello stato di Pernambuco, a 550 km dalla capitale dello stato Recife. Il più grande bacino idrico della città, costruito nel 2002, che garantiva l'acqua a 3.000 famiglie, ora è completamente prosciugato.

A differenza di altre zone del Brasile dove ci sono allevamenti su scala industriale, qui a Serrita sono tutte piccole proprietà che danno da vivere ai 19.000 abitanti. Prima della siccità di quest'anno si stimava che ci fossero 27.000 capi di bestiame nella zona: ora sono 14.000.

Claudivan Araujo, segretario all'agricoltura della città, prospetta scenari difficili: "Siamo molto preoccupati perché se le coe non cambiano nel giro di uno o due anni questa sarà una città fantasma. L'economia qui si basa esclusivamente sull'allevamento". La produzione di latte nello stato del Pernambuco è crollata del 60 per cento.

Severino da Silca ha portato i suoi animali in un terreno a 15 chilometri di distanza dalla città: "Qui possono mangiare dei piccoli cactus, ma quando i cactus finiranno che cosa succederà? Sarò costretto ad abbandonare la città".

Il governo ha aperto una linea di credito di 800 milioni di dollari per affrontare l'emergenza. Circa 300 cisterne portano ogni giorno l'acqua nelle zone rurali, dove gli abitanti per cucinare e bere riempiono bidoni di plastica. Ma così si affronta solo l'emergenza, e una soluzione a lungo termine sembra lontanissima.


Al ranch di Sedrim si parla del futuro, per continuare a sperare. Anche se iniziasse a piovere domani, lui sa che ci vorranno anni per riportare la situazione alla normalità. "Per recuperare tutto quello che abbiamo perso ci vorranno 5 anni, forse 10 anni. O forse non succederà mai". Fonte: Al Jazeera

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