Soldi pubblici per affari privati: sindaco condannato all'ergastolo
Vassilis Papageorgopoulos, del partito di centrodestra al governo Nuova democrazia, era accusato di corruzione per aver chiuso un occhio sul trasferimento di 18 milioni di euro dalle casse del municipio greco per circa un decennio
Una sentenza shock, destinata a fare scuola (e storia).
La corte d'appello di Salonicco ha condannato all'ergastolo l'ex sindaco della città Vassilis Papageorgopoulos, riconosciuto colpevole di aver orchestrato e permesso frodi e malversazioni quando era alla guida della seconda città della Grecia. Papageorgopoulos è stato rimpiazzato alla guida di Salonicco da Yannis Boutaris, già leader della più grande azienda vinicola greca, nel novembre 2010.
18 MILIONI DI EURO - Vassilis Papageorgopoulos, del partito di centrodestra al governo Nuova democrazia, era accusato di corruzione per aver chiuso un occhio sul trasferimento di 18 milioni di euro dalle casse del municipio greco tra il 1999 e il 2008. Insieme all'ex sindaco, che ha 65 anni,, sono stati condannati alla massima pena anche il suo storico braccio destro, Michalis Lemousias, e il tesoriere del comune di Salonicco.
Proprio il tesoriere ha raccontato nel dettaglio agli investigatori di come il denaro, proveniente dalle tasse comunali e dai contributi pensionistici dei dipendenti comunali, venisse sistematicamente distratto, specialmente a beneficio del sistema di potere che ruotava attorno a Papageorgopoulos.
In attesa del processo d'appello, l'ex sindaco del capoluogo della Macedonia greca, che si proclama innocente, sarà rinchiuso in carcere. Syriza, il principale partito di opposizione, ha chiesto al premier conservatore Antonis Samaras di commentare il caso, puntando il dito contro le parole di elogio che questo ebbe nel 2011 per Papageorgopoulos, definito "un uomo onesto che ha dato un grande contributo a Salonicco".
