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Martedì, 16 Aprile 2024
Mondo Siria

Siria, Assad entra in ufficio come se niente fosse

Dopo gli attacchi missilistici della notte, la presidenza siriana ha pubblicato un video in cui mostra l'arrivo, apparentemente tranquillo, di Assad al suo ufficio

Per la Siria è stata una notte di fuoco sotto i missili inviati da Usa, Francia e Gran Bretagna. Ma se la Capitale Damasco si è svegliata in allarme, tra le polvere e la paura di un nuovo raid, c'è qualcuno che si comporta come se niente fosse accaduto: il presidente siriano Bashar al-Assad.

In un video pubblicato questa mattina (ore 9 locali, le 8 in Italia) dal profilo Twitter della presidenza viene mostrata la tranquilla entrata in ufficio di Assad, accompagnata dal messaggio “Mattina di fermezza”. E’ un evidente segnale inviato all’esterno per dimostrare che il governo non è stato toccato dai raid di Usa, Francia e Gran Bretagna e che il lavoro del regime prosegue.

La Siria denuncia: "Attacco barbaro e brutale"

Il regime siriano ha denunciato “l’aggressione barbara e brutale” dei Paesi occidentali dopo l’attacco condotto all’alba dagli Stati Uniti, dalla Francia e dalla Gran Bretagna, scrive l’agenzia Sana. Questi raid hanno lo scopo di “ostacolare” la missione dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) che oggi deve avviare la sua inchiesta sul presunto attacco chimico su Douma, secondo Sana. L’agenzia cita una fonte del ministero degli Esteri siriano che accusa gli occidentali di dissimulare “le loro bugie”.

Attacco contro la Siria (FOTO ANSA)

Folla in piazza a Damasco

A poche ore dall’attacco degli Stati Uniti, della Francia e della Gran Bretagna su Damasco e Homs, i residenti della capitale siriana si sono riuniti nel centro della città per esprimere il loro sostegno al presidente Bashar Assad e all’esercito. Lo scrive Ria Novosti. Decine di abitanti di Damasco si sono riuniti con bandiere siriane e scandendo slogan contro gli Usa. “Siamo qui per dimostrare che non siamo spaventati. Il nostro Paese può resistere alle aggressioni, il popolo sostiene il presidente e il governo”, ha dichiarato uno dei manifestanti. I raid di stanotte hanno colpito obiettivi specifici legati alla capacità di produrre e impiegare armi chimiche da parte del regime, secondo Washington.

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