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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Siria: "Attacco chimico lanciato da fratello di Assad"

L'attacco chimico in Siria, il lancio di razzi in Israele e l'attentato in Libano rappresenterebbero, per il sito israeliano Debka, un "orrendo monito di Teheran e Damasco su quanto hanno in serbo per la regione in caso di un intervento straniero nella guerra civile siriana"

L'attacco con gas sarin del 21 agosto scorso sarebbe stato lanciato della Quarta divisione dell'esercito siriano guidata dal fratello minore del Presidente Bashar al Assad, il generel Maher Assad. E' quanto sostiene oggi il sito israeliano Debka, affermando che "nell'arco di 48 ore, il regime siriano, l'Iran e Hezbollah hanno lanciato un'offensiva in tre direzioni contro un intervento straniero" in Siria. Debka fa riferimento, infatti, anche al lancio di razzi contro Israele, di giovedì scorso, e all'attentato di ieri a Tripoli, in Libano.

In Siria, i gas tossici sarebbero stati lanciati dalla grande base militare Mount Kalmun, a sud di Damasco, identificata come uno dei tre depositi delle armi chimiche possedute dalla Siria; gli altri due sono a Dummar, cinque chilometri fuori dalla capitale, e nella base aerea Al-Safira, a ovest di Aleppo.
Secondo Debka, i gas presenti nei tre siti non possono essere usati senza un ordine chiaro del presidente o del fratello.

Secondo le fonti militari interpellate da Debka, mentre i fratelli Assad orchestravano l'attacco con armi chimiche contro la popolazione siriana, il leader del movimento sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, avrebbe ordinato il lancio di razzi contro Israele, avvalendosi di due gruppi palestinesi attivi in Libano e in Siria sotto il diretto comando iraniano: il Fronte popolare per la liberazione della Palestina - Comando generale e Jihad Islami.

Il primo gruppo è stato oggetto, ieri, della rappresaglia israeliana. In un comunicato, l'esercito israeliano ha dichiarato ieri di aver "preso di mira un sito terroristico situato tra Beirut e Sidone in risposta al lancio di quattro razzi nel nord di Israele". Due dei quattro razzi hanno colpito zone popolate, causando danni ma non vittime.

LA SIRIA COME IL KOSOVO?

L'attacco chimico in Siria, il lancio di razzi in Israele e l'attentato in Libano rappresenterebbero, per Debka, un "orrendo monito di Teheran e Damasco su quanto hanno in serbo per la regione in caso di un intervento straniero nella guerra civile siriana".

Proprio riguardo a questo intervento, Debka critica oggi il quotidiano francese Le Figaro per "essersi preso la libertà" di riportare, ieri, la notizia esclusiva pubblicata il 17 agosto da Debka, senza citare il sito israeliano, sull'ingresso in Siria delle prime truppe siriane addestrate in Giordania dagli Stati Uniti. I primi contingenti di ribelli sarebbero entrati in azione a metà agosto nel sud della Siria, con il sostegno di commando israeliani e giordani, nonché di uomini della Cia.

L'IRAN ACCUSA I RIBELLI SIRIANO: "LORO HANNO USATO LE ARMI CHIMICHE"

AL QAEDA CONTRO HEZBOLLAH

Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) ha accusato il gruppo sciita libanese Hezbollah dell'attentato di ieri a Tripoli, promettendo di vendicarsi "a nome dei sunniti".

"Siamo sicuri che dietro questa azione riprovevole ci sia la mano di Hezbollah, organizzazione scarsa che sta al fianco di Bashar (presidente siriano)", ha affermato l'organizzazione su Twitter, promettendo di vendicarsi "presto contro Hezbollah a nome dei sunniti".

AUTOBOMBE A TRIPOLI: DECINE DI MORTI

Guerra in Siria © Tm News / Infophoto

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