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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Siria, via al "cessate il fuoco" previsto dall'intesa Russia-Iran-Turchia

Dopo sei anni di guerra civile un primo spiraglio di pace. L'intesa durante i negoziati ad Astana. Resta invariato, nonostante il cessate il fuoco, l'impegno contro i terroristi Daesh e del Fronte al-Nusra e Fateh al-Sham

Russia, Iran e Turchia hanno siglato un memorandum di accordo per la realizzazione di "zone sicure" in Siria. L'intesa durante i negoziati ad Astana, ai quali hanno partecipato le fazioni coinvolte nella guerra civile siriana. L'obiettivo dell'intesa è "mettere immediatamente fine alle violenze" e "realizzare le condizioni per un rientro sicuro dei profughi", insieme alla fornitura di aiuti umanitari. 

"Cessate il fuoco dalla mezzanotte del 6 maggio"

Dopo sei anni di guerra civile un primo spiraglio di pace. Resta invariato, nonostante il cessate il fuoco, l'impegno contro i terroristi Daesh e del Fronte al-Nusra e Fateh al-Sham.

Nelle aeree di sicurezza ha specificato l'inviato speciale del Cremlino, Aleksandr Lavrentyev, sarà proibito il volo anche degli aerei militari della coalizione a guida americana. I tre Paesi garanti notificheranno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il memorandum, ma Mosca sottolinea che per la sua attuazione non è necessario il via libera del Palazzo di Vetro.

Durante la firma del memorandum diversi membri dell'opposizione siriana hanno lasciato la sala per protesta contro la delegazione inviata da Teheran, che nel conflitto sostiene il regime siriano e le unità di Hezbollah. I ribelli avevano chiesto, e non ottenuto, il ritiro dell'esercito siriano dai territori occupati dopo il 30 dicembre dello scorso anno, inclusi Wadi Barada, Al-Waer, Maadamiya e Zabadani.

Le zone cuscinetto, ha spiegato il ministero degli Esteri turco, dovrebbero coprire l'intera area della provincia di Idlib nel Nord-Ovest, controllata da una coalizione di islamisti e jihadisti; parti del territorio delle province di Latakia, Aleppo, Hama e Homs, ognuna delle quali conta zone controllate dai ribelli; e il sobborgo di Ghouta roccaforte ribelle alla periferia di Damasco;  una quarta zona si situa nel Sud del Paese nelle province di Daraa e Quneitra dove ci sono vaste zone controllate dai ribelli.

Lungo i confini delle zone di de-escalation ci saranno 'zone di sicurezza' con posti di controllo e punti di osservazione per monitorare e garantire l'accesso. La proposta prevedendo il dispiegamento di forze dei Paesi garanti e la fine delle operazioni aeree. 

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