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Giovedì, 28 Marzo 2024
SIRIA / Siria

Siria, mistero sul video del giornalista Usa rapito

Il filmato mostra Austin Tice nelle mani di estremisti islamici, ma secondo alcuni analisti si tratterebbe di una montatura ideata da Damasco per mettere in cattiva luce i ribelli

E' ancora vivo Austin Tice, il giornalista statunitense scomparso il 13 agosto mentre si trovava a Damasco. La sua sorte è però ancora incerta.

I dubbi sul filmato - Stando ad un video diffuso ieri su YouTube, il reporter sarebbe finito nelle mani di terroristi islamici, ma non sono pochi coloro che hanno avanzato dei dubbi sull'attendibilità del filmato. Il giornalista appare circondato da alcuni uomini che lo obbligano a camminare e a recitare una preghiera in arabo, fino a quando Austin, distrutto, non esclama “Oh Gesù”.

Secondo alcuni analisti si tratterebbe di una messinscena. Non solo nessun gruppo ha per ora rivendicato la cattura del reporter, ma il video è stato diffuso su Facebook e Twitter da account filogovernativi. Si tratterebbe quindi di un tentativo di mettere in cattiva luce i ribelli siriani che lottano contro il presidente Bashar al Assad. Come sottolinea il New York Times, i vestiti dei rapitori sono puliti e stirati, e nel video non appaiono simboli di nessun tipo. Inoltre Austin, un non musulmano, viene costretto a recitare una preghiera in arabo, fatto alquanto inconsueto.

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“Sembra la caricatura di un gruppo jihadista” ha detto al Washington Post Joseph Holliday, ricercatore presso l'Institute for the Study of War. “E' come se qualcuno fosse andato su Internet, avesse guardato le immagini dei mujaheddin afghani e poi li avesse riprodotti”.  Anche il dipartimento di Stato americano crede che il giornalista si trovi in realtà nelle mani degli uomini del regime di Damasco. “Per quanto ne sappiamo, continuiamo a credere che sia in custodia del governo siriano” ha spiegato la portavoce Victoria Nuland. 

I genitori di Tice si sono detti rassicurati di sapere che Austin “è vivo e vegeto”. “Anche se è difficile per noi vedere nostro figlio in un contesto e in una situazione come quella del video, è rassicurante vedere che è illeso” hanno scritto Marc e Debra in un comunicato. 

Tice, 31 anni, era riuscito ad entrare nel territorio siriano a maggio. Ex marine e freelance, scriveva per numerosi giornali americani, tra i quali lo stesso Washington Post

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