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Venerdì, 29 Marzo 2024
SIRIA / Siria

Siria, morti 23 civili tra le bombe dell'esercito

Strage di donne e bambini. Ieri durante gli scontri tra miliziani e truppe del regime sono morte 68 persone

L'esercito siriano ha bombardato oggi due roccaforti dei ribelli uccidendo 23 civili, tra cui donne e bambini. Un nuovo episodio della repressione in atto da oltre un anno, che ha spinto le forze di opposizione a richiedere alla comunità internazionale armi sofisticate per far cadere il regime di Bashar al Assad.

Ieri erano morte altre 68 persone, in maggioranza civili, negli scontri tra soldati e ribelli, secondo quanto ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo (Sohr).

Almeno 17 persone, tra cui nove donne e tre bambini di 12 e 13 anni, sono morte prima dell'alba nei bombardamenti dell'esercito su Deraa, nel sud del paese, dove iniziarono le prime manifestazioni di protesta contro il regime di Assad nel marzo 2011.

Il presidente dell'Ong, Rami Abdel Rahmane, ha precisato che i bombardamenti potrebbero essere stati una risposta agli "assalti lanciati generalmente di sera contro le caserme dell'esercito".

Anche a Homs, altra roccaforte dei ribelli, l'eservito ha bombardato massicciamente alcuni quartieri, uccidendo sei civili, secondo il Sohr. Le truppe del regime cercano da diverse settimane di prendere il controllo di questi quartieri. Oltre 13.400 persone, in gran maggioranza civili, sono morte da quando è cominciata la rivolta contro Assad.

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