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Martedì, 16 Aprile 2024
Esteri

Siria: massacri a Homs, rapimenti a Idilib

Continua a scorrere sangue nel paese del presidente Bashar al Assad. Un video di un attivista mostra corpi trucidati di donne e bambini nella città simbolo della rivolta

Decine di corpi senza vita. Donne e bambini mutilati, straziati, vittime di un vero e proprio massacro. Secondo gli attivisti del coordinamento di Homs, città siriana sotto attacco da parte delle milizie del presidente Bashar al Assad, nel quartiere di Karm az Zeitun i morti ormai non si contano.

Alcuni sono avvolti in coperte, altri lasciati lì, con bruciature, tagli alla gola, colpi di pistola in testa. Omar al Homsi, attivista siriano, è riuscito in un video a immortalare le vittime. Nel filmato si scorgono oltre cinquanta corpi, molti dei quali di bambini.

A conferma della drammatica situazione ad Homs, non solo le notizie del governo siriano che parla in modo generico di "terroristi che hanno sequestrato civili di Homs", ma la testimonianza di Arwa Damon, corrispondente della Cnn che è riuscito a documentare i bunker, ricavati nei seminterrati dei palazzi, dove le famiglie che non sono riuscite a scappare ai bombardamenti si sono rifugiate. "In alcuni casi ci sono anche 250 persone in una sola stanza. Chi è rimasto ad Homs cerca disperatamente un rifugio".

Una donna racconta: "I nostri bambini sono sfollati e piangono mentre le bombe ci cadono in testa". 

Sempre in queste ore arrivano notizie altrettanto drammatiche dal nord del paese, nei pressi di Idilib, dove le brigate lealiste hanno sequestrato 35 civili. "I militari" ha raccontato alla tv satellitare'al-Arabiya il rappresentante dei Comitati rivoluzionari della città, Abu al-Barà, minacciano di ucciderli, e tra loro ci sono donne e bambini, se i soldati disertori passati con l'Esercito libero siriano non si consegneranno nelle loro mani.

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