Siria, uccisa la reporter giapponese Mika Yamamoto
La giornalista aveva vinto il premio Pulitzer nipponico per il lavoro svolto durante la guerra in Iraq. La donna è morta nel corso di uno scontro a fuoco ad Aleppo, ma le dinamiche della vicenda non sono chiare
Si chiama Mika Yamamoto la giornalista giapponese uccisa in Siria, colpita a morte nel corso di uno scontro armato ad Aleppo. Ancora non è stata resa nota la dinamica dell'accaduto, ma il decesso della reporter 45enne è stato confermato dal governo giapponese, come riferisce la Bbc.
Le guerre in Iraq e in Afghanistan - La Yamamoto si trovava nel Paese per conto dell'agenzia di stampa Japan Press. La donna era una veterana del giornalismo di guerra, e si era ritrovata a coprire anche i conflitti in Afghanistan e in Iraq.
Fu proprio grazie al lavoro svolto come reporter durante la guerra statunitense contro Saddam Hussein che la Yamamoto vinse il prestigioso riconoscimento Vaughn-Ueda, il corrispettivo giapponese del premio Pulitzer. Sempre mentre si trovava in Iraq, la Yamamoto scampò per miracolo al bombardamento del Palestine Hotel di Baghdad da parte di un carro armato statunitense.
IL VIDEO DELLA REPORTER UCCISA | ATTENZIONE, IMMAGINI NON ADATTE A UN PUBBLICO SENSIBILE
Stando alla lista stilata dall'organizzazione Reporters senza frontiere, la Siria rimane ad oggi uno dei Paesi peggiori per la libertà di stampa. Sono 5 i giornalisti che hanno perso la vita dall'inizio del 2012, uccisi insieme a 3 collaboratori.
Continua intanto a crescere il bilancio delle vittime in Siria. Secondo le Nazioni Unite sono almeno 18mila coloro che hanno perso la vita dall'inizio della rivolta, scoppiata ormai 17 mesi fa. Secondo i dati forniti da Euronews, sono circa 170mila le persone che sono scappate all'estero, mentre sono più di 2 milioni i siriani rimasti nel Paese che hanno bisogno di aiuti di prima necessità.
