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Martedì, 16 Aprile 2024
Siria / Siria

Siria, ritrovati altri 45 cadaveri. Nato: "Non interferiamo"

I ribelli denunciano un "nuovo massacro" vicino a Damasco. Ma la linea del 'Patto nordatlantico' non cambia, Rasmussen: "Non intendiamo interferire nella situazione siriana"

Quaranticinque cadaveri - la cui identità non è stata ancora accertata - sono stati scoperti dai residenti di due cittadine alla periferia di Damasco, come ha denunciato l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo (Sohr), organizzazione non governativa con sede in Gran Bretagna.

Almeno 23 corpi, tra cui anche quelli di donne e bambini, sono stati scoperti giovedì nella località di Zamalka, a est di Damsco, mentre altri 22 sono stati ritrovati a Qatana, nell'area a sudest della capitale, ha detto l'Ong.

A Zamalka ci sono state manifestazioni contro il regime di Assad ed è stata teatro di ripetuti raid da parte dell'esercito e di scontri con i ribelli.

Gli attivisti dell'opposizione accusano le forze filogovernative per le uccisioni, accusando il presidente Bashar al-Assad per questo "nuovo massacro".

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Ancora segnali di neutralità da parte del Patto nordatlantico rispetto la crisi siriana: "La Nato non intende interferire nella situazione in Siria". A ribadirlo è stato il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen, in un discorso pronunciato davanti agli studenti dell'Accademia diplomatica di Baku, in Azerbaijan, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Interfax.

"Paragoni tra la Libia e la Siria sono fuori luogo" ha detto Rasmussen. "Libia e Siria sono due casi differenti".

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