Siria, 8 mila morti in un anno di repressione
La denuncia arriva dal presidente dell'Assemblea generale dell'ONU, Nassir Adbulaziz al-Nasser nell'intervento al Parlamento europeo
Oltre 8mila uccise in un anno dalla repressione del regime siriano. Sono i tragici numeri forniti dal presidente dell'Assemblea generale dell'ONU, Nassir Abdulaziz al-Nasser nel discorso tenuto davanti al Parlamento europeo di Strasburgo.
Freddi numeri che seguono il drammatico massacro scoperto ieri a Homs dove 47 corpi di donne e bambini sono stati ritrovati trucidati da attivisti delle forze del regime di Bashar al-Assad.
"Le condizioni in Siria sono spaventose" ha spiegato nel suo intervento Nassir Abdulaziz al-Nasser "più di 8mila persone sono state uccise finora, tra cui molte donne e bambini". Uno scenario, quello siriano, in cui "le violazioni dei diritti umani sono diffuse e sistematiche".
Contemporaneamente dalla Turchia Kofi Annan, inviato dalle Nazioni Uniti e dalla Lega Araba, ha spiegato di essere "in attesa di una risposta di Damasco sulle proposte concrete" per giungere alla parola fine di quello che è ormai un anno di violenze.
Ma dalla Siria non arrivano buone notizie. L'attivista Mohamed Abdullah denuncia che "carri armati stanno colpendo Idilb con artiglieria pesante dalle prime ore del mattino"