Israele bombarda la Siria: "Raid su sito di armi chimiche"
Il comando generale dell'esercito siriano ha confermato l'attacco a un'infrastruttura militare, sostenendo che nel raid sono morti due soldati. "Impedita consegna di armi alle milizie Hezbollah"
TEL AVIV (Israele) - Nella notte tra mercoledì e giovedì 7 settembre caccia israeliani hanno bombardato un complesso militare siriano situato vicino alla citta di Hama, 200 Km a nord di Damasco.
Secondo i media arabi l’obiettivo del bombardamento era il Scientific Studies and Research Center (CERS) un centro di ricerca che il regime di Bashar al-Assad avrebbe impegnato per sviluppare armi chimiche.
Il raid sarebbe avvenuto intorno alle 02,30 e avrebbero colpito anche diversi convogli di armi destinati alle milizie Hezbollah.
I testimoni riferiscono di enormi esplosioni e in rete circolano alcuni filmati delle stesse esplosioni. Il raid è il primo da quando è stato raggiunto un cessate il fuoco tra il regime di Bashar al-Assad e i ribelli siriani, nel mese di luglio.
Israele non conferma e non smentisce quello che sembra essere l’ennesimo attacco in Siria finalizzati ad impedire la consegna di armi alle milizie sciite Hezbollah che operano anche in Libano nei pressi del confine israeliano.
Multiple unconfirmed reports claim Israeli planes targeted the Al-Tala'i Research Center east of #Masyaf in #Hama during the night pic.twitter.com/cZRIYCWDak
— Michael Horowitz (@michaelh992) 7 settembre 2017
1.The strike reported last night is not routine
— Amos Yadlin (@YadlinAmos) 7 settembre 2017
9. Now it's important to keep the escalation in check and to prepare for a Syrian-Iranian-Hezbollah response and even opposition from Russia
— Amos Yadlin (@YadlinAmos) 7 settembre 2017