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Venerdì, 29 Marzo 2024
SIRIA / Siria

Siria, Mosca: l'Occidente istiga i ribelli a prendere le armi contro Damasco

La Russia accusa Europa e Usa di non aver favorito il dialogo tra l'opposizione e Assad. Intanto un nuovo rapporto di Amnesty International denuncia le tragiche condizioni della popolazione civile

La crisi siriana continua a dividere le potenze mondiali. La Russia ha lanciato un attacco contro i Paesi occidentali, colpevoli di aver “apertamente istigato” i ribelli a prendere le armi nella lotta contro il presidente Bashar al Assad.

In una nota rilasciata dal ministero degli Esteri e pubblicata sul Washington Post, Mosca ha accusato i governi europei e quello statunitense di “non aver fatto niente” per spingere i ribelli a dialogare con Damasco, ma “al contrario, li hanno apertamente istigati a continuare la lotta armata”. 

Intanto Amnesty International ha pubblicato un nuovo rapporto, nel quale si rende conto delle tragiche condizioni in cui si trova la popolazione siriana. “L'uso di armi imprecise come le bombe non guidate, colpi di artiglieria e mortai da parte delle forze governative hanno notevolmente aumentato il pericolo per i civili” ha commentato Donatella Rovera, una delle responsabili dell'organizzazione, al suo ritorno da Aleppo, come riferisce il sito internet dell'Ansa

Anche le armi utilizzate dalle forze di opposizione rappresentano un pericolo per la popolazione. Nel dossier pubblicato da Amnesty si legge infatti che “anche i ribelli che combattono con armi leggere a corto raggio, hanno spesso usato armi imprecise (ad esempio mortai e razzi 'fatti in casa') che rappresentano un pericolo per i civili”.

Continua intanto a crescere il bilancio delle vittime in Siria. Secondo le Nazioni Unite sono almeno 18mila coloro che hanno perso la vita dall'inizio della rivolta, scoppiata ormai 17 mesi fa. Alla lista dei morti va aggiunto anche il nome del giornalista Musaab al Awdallah, sostenitore dei ribelli, deceduto nel corso dei combattimenti che stanno mettendo a ferro e a fuoco la città di Aleppo. Secondo i dati forniti da Euronews, sono circa 170mila le persone che sono scappate all'estero, mentre sono più di 2 milioni i siriani rimasti nel Paese che hanno bisogno di aiuti di prima necessità. 

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