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Venerdì, 29 Marzo 2024
SIRIA / Siria

Siria: gli Usa valutano intervento militare contro uso di armi chimiche

Un eventuale intervento dell`esercito americano, attraverso un attacco aereo, non avrebbe come obiettivo la deposizione di Assad, ma quello di dissuadere l`esercito del presidente siriano dall`usare armi chimiche contro i ribelli e i civili

Attacchi aerei su obiettivi legati al regime siriano o sulle linee di comunicazione dell`esercito come reti e sistemi di rifornimento usati in attacchi con armi chimiche: sono queste le opzioni attualmente al vaglio del Pentagono nel caso in cui fosse confermato che le truppe del presidente Bashar al Assad hanno usato gas nervino in un sobborgo di Damasco, causando centinaia di morti.

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Tuttavia, scrive oggi il Wall Street Journal, citando un alto funzionario americano, un eventuale intervento dell`esercito americano, attraverso un attacco aereo, non avrebbe come obiettivo la deposizione di Assad, ma quello di dissuadere l`esercito del presidente siriano dall`usare armi chimiche contro i ribelli e i civili.

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Il Pentagono sarebbe quindi impegnato ad aggiornare i possibili obiettivi di raid aerei, qualora il presidente Barack Obama decidesse di intervenire una volta confermato il ricorso all'uso di armi chimiche.

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Esattamente un anno fa Obama aveva dichiarato che l`uso di armi chimiche sarebbe stato considerato la "linea rossa" oltre la quale ci sarebbe stata la risposta americana. Lo scorso giugno, ottenute le prime prove dell`uso di armi chimiche in maniera limitata, la Casa Bianca aveva annunciato il suo sostegno all`opposizione siriana. E ora il presidente ha incaricato l`intelligence di decifrare meglio l`attuale situazione, così da poter determinare quali sono le effettive esigenze in Siria.

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Inoltre, il generale Martin Dempsey ha ribadito a Obama e al Congresso i rischi connessi alla creazione di un'eventuale no-fly zone a tutela degli oppositori di Assad e dei rifugiati, essendo lo spazio aereo siriano protetto da sistemi avanzati di contraerea forniti dalla Russia. Un'eventuale attacco americano quindi potrebbe essere effettuato con armi impiegabili a distanza di sicurezza dal nemico.

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Il National Security Council della Casa Bianca, tramite la portavoce Bernadette Meehan, ha dichiarato: "Una volta accertati i fatti, il presidente prenderà una decisione consapevole su come rispondere. Abbiamo una serie di opzioni disponibili e agiremo molto cautamente così che le decisioni prese siano compatibili con l`interesse nazionale e con ciò che pensiamo permetta di perseguire i nostri obiettivi in Siria".

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