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Giovedì, 28 Marzo 2024
SIRIA / Siria

Siria, violenze ad al Haffa

Gli osservatori delle Nazioni Unite non sono entrati nella città. Intanto l'Onu denuncia nuove violenze sui bambini

Gli osservatori dell'Onu non sono entrati ad al Haffa, città siriana di 30mila abitanti dove, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da alcuni ribelli, sarebbero in corso dei pesanti bombardamenti. 

Ancora non è chiaro se ai Caschi blu sia stato impedito di entrare, oppore se la decisione sia stata presa proprio dalle Nazioni Unite, come riporta l'Ansa

Al Haffa riveste un'importanza strategica molto importante, in quanto si trova al confine con la Turchia e vicino alla città portuale di Latakia.

L'agenzia siriana Sana, riportando fonti ufficiali, ha reso noto che “alcuni terroristi sono stati uccisi”, mentre altri sarebbero stati feriti o arrestati.  

Washington ha detto di temere che Damasco si stia preparando “ad organizzare un altro massacro” proprio in questa località. A riferirlo è stata Victoria Nuland, portavoce del dipartimento di Stato. 

Londra ha intanto escluso un possibile intervento armato nel Paese. A dirlo è stato il ministro degli Esteri William Hague che, durante la sua visita in Pakistan, ha detto di non voler pensare alla Siria come “ad un'altra Libia”. 

Mentre aumenta la tensione ad al Haffa, le Nazioni Unite si sono dette preoccupate di quanto sta accadendo ad Homs. Le autorità dell'Onu hanno infatti ricevuto un rapporto dove si parla “di un gran numero di civili, per la maggior parte donne e bambini, intrappolati nella città”. 

Bambini sotto attacco - Sembrano essere proprio i minori i nuovi obiettivi della guerra in Siria, attaccati dall'esercito di Damasco e dalle forze ribelli. A dirlo è Radhika Coomaraswamy, rappresentante speciale Onu per i bambini ed i conflitti armati. Parlando alla Bbc la donna ha infatti detto di essere rientrata dalla Siria con un dossier “raccapricciante”. 

“Molti ex soldati hanno detto di aver assistito ad attacchi nelle zone civili, dove bambini sono stati uccisi o mutilati” ha raccontato la Coomaraswamy. “Noi stessi abbiamo visto bambini che sono stati torturati, e che portano addosso i segni delle torture”.

“Ci è stato anche raccontato di bambini che sono stati caricati sui carri armati e usati come scudi umani”, ha aggiunto la rappresentare dell'Onu.

“Per la prima volta abbiamo anche sentito di minori che sono stati recrutati dal Free Syrian Army per adempiere a mansioni mediche e di servizio, comunque per lavori in prima linea”. 

Coomaraswamy ha dichiarato che questo accanimento contro i bambini è un fenomeno insolito. “Siamo davvero scioccati. L'uccisione e la mutilazione dei minori negli scontri a fuoco è qualcosa che abbiamo visto in altri conflitti, ma la tortura dei bambini arrestati, bambini anche di 10 anni, è qualche cosa di insolito, che non abbiamo visto da altre parti”. 

VIDEO - I bombardamenti su Homs 

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