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Venerdì, 29 Marzo 2024
TERRORISMO / Libia

Ribellione a Sirte, l'Isis bombarda i civili: "E' sterminio"

Una Ong libica denuncia l'attacco indiscriminato da parte dei jihadisti contro chi si è ribellato al "governo" dello Stato islamico. "Si temono decine di morti sotto le bombe" del Califfo. Incendiato un ospedale: è strage

SIRTE (LIBIA) - Ribellione e repressione nel sangue nella città libica controllata dall'Isis. I miliziani dello Stato Islamico hanno bombardato una zona residenziale della città natale del fu rais Muammar Gheddafi, nel corso degli scontri in atto da lunedì scorso tra gli uomini del Califfato nero e le altre fazioni islamiste appoggiate dagli abitanti, che tentano di riappropriarsi dell'area. Lo hanno riferito diversi media e siti web arabi, mentre una ong libica ha denunciato lo "sterminio di massa" degli abitanti della città.

LE TESTIMONIANZE - Secondo diverse testimonianze riprese sui social media, sarebbero oltre cinquanta i morti da lunedì scorso, ma le notizie che arrivano dalla città, nella zona centrale della costa libica, sono confuse. Secondo il sito web libico "Al Wasat", i giovani di Sirte, alleati con milizie salafite locali, hanno strappato all'Isis il controllo del porto, ma per la tv satellitare "Al Arabiya" i jihadisti lo avrebbero riconquistato. 

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"E' STERMINIO" - "Nella città di Sirte i civili sono vittime di un progetto di sterminio di massa perpetrato dall'Isis che sta bombardando la città in modo indiscriminato", è la denuncia fatta su Twitter dal "Comitato nazionale per la difesa dei diritti umani", un'organizzazione non governativa di attivisti libici. Gli scontri sono scoppiati lunedì dopo l'uccisione da parte dei jihadisti dell'Isis del leader salafita Khalid Ben Rijab.

BRUCIATO UN OSPEDALE - I jihadisti dell'ala libica dello Stato Islamico (Isis) hanno appiccato il fuoco a un ospedale di Sirte con all'interno decine di persone ricoverate. Lo riferisce la tv satellitare al Arabiya che parla di "decine di morti". La televisione panaraba afferma che il bilancio di sangue di tre giorni di scontri tra gli uomini del Califfato e le milizie salafite appoggiate da giovani abitanti della città, slla costa libica, "è di 106 morti". L'ospedale incendiato dai jihadisti si trova nel quartiere residenziale "Hai 3" dove si è registrata una ribellione degli abitanti soffocata nel sangue.

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