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Giovedì, 25 Aprile 2024
La rubrica / Turchia

Il sostegno curdo all'avversario di Erdogan e le notizie dal mondo non finite in prima pagina

Dall'endorsement a Kilicdaroglu da parte del Partito Democratico dei Popoli al ritorno delle riserve indigene in Brasile, i principali fatti della settimana che hanno avuto meno rilevanza sulla stampa

Uomini in uniforme militare hanno ucciso almeno 60 persone in Burkina Faso

Almeno 60 persone sono state uccise nel nord del Burkina Faso da uomini che indossavano le uniformi dell'esercito nazionale. Gli omicidi sono avvenuti la scorsa settimana ma solo adesso la notizia è stata resa pubblica dalle autorità del Paese che hanno aperto un'inchiesta. Il procuratore della nazione si è astenuto dall'accusare direttamente le forze armate del Burkina Faso, ma ha dichiarato di aver aperto un'indagine, l'ultima in ordine di tempo, per verificare se abbiano commesso violazioni dei diritti umani. La nazione, un Paese senza sbocco sul mare di 20 milioni di persone nell'Africa occidentale, dal 2015 ha affrontato ripetuti attacchi jihadisti che hanno portato allo sfollamento di due milioni di persone, ucciso migliaia di persone e spinto più della metà del Paese fuori dal controllo del governo. Nel prendere il potere con un colpo di Stato a settembre, la giunta militare ha giurato di riportare la sicurezza, ma è stata accusata di violenze e uccisioni arbitrarie.

Ucciso il leader dell'Isis responsabile della strage all'aeroporto di Kabul del 2021

I talebani hanno ucciso il leader della cellula dello Stato Islamico responsabile dell'attentato suicida all'aeroporto di Kabul, in Afghanistan, nell'agosto 2021, che ha ucciso 13 soldati statunitensi e circa 170 civili. Sulla base di rapporti di intelligence Usa classificati - molto probabilmente provenienti da informatori, intercettazioni elettroniche o informazioni dei servizi di spionaggio alleati - gli analisti hanno concluso con "elevata fiducia" che il principale responsabile dell'attacco all'aeroporto è stato ucciso. Si tratta di "un'altra di una serie di perdite di alto profilo" che la cellula dello Stato Islamico ha subito quest'anno, ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense. L'Isis-K e i talebani stanno combattendo da quando gli Stati Uniti si sono ritirati dall'Afghanistan nell'agosto 2021. L'Isis-K è ritenuto una minaccia importante per la capacità dei talebani di governare il Paese.

La Cina elimina l'obbligo di test Covid Pcr per i viaggiatori in entrata

Martedì la Cina ha dichiarato che non richiederà più ai viaggiatori che entrano nel Paese di mostrare un test Pcr negativo per il coronavirus, un altro passo verso la riapertura dopo un lungo periodo di isolamento dell'era pandemica. A partire da ieri le persone che si recano in Cina "possono" sottoporsi a un test dell'antigene per "sostituire" il Pcr, precedentemente obbligatorio entro 48 ore prima di imbarcarsi sul volo. Le compagnie aeree non controlleranno i risultati del test prima dell'imbarco ma altri, come i funzionari dell'immigrazione, potrebbero effettuare controlli. Le ambasciate cinesi all'estero hanno comunicato che i viaggiatori in arrivo in Cina dovranno comunque compilare un modulo di dichiarazione sanitaria e che i funzionari doganali effettueranno controlli a campione non meglio specificati.

Singapore impicca un uomo per aver provato a trafficare un chilo di cannabis

A Singapore è stato giustiziato mercoledì un uomo condannato per aver cospirato per il traffico di circa un chilo di cannabis. L'uomo, Tangaraju Suppiah, un singaporiano di 46 anni, è stato condannato nel 2018 per essersi coordinato con altri due uomini per importare la cannabis nel 2013. Sebbene non sia mai entrato in contatto con la droga, è stato condannato a morte per impiccagione dopo che un giudice ha stabilito che era collegato alle altre persone attraverso due numeri di telefono appartenenti a lui. Le leggi sugli stupefacenti di Singapore sono tra le più severe al mondo e prevedono la pena di morte per alcuni reati di traffico di droga.

Ucciso in un agguato un importante ayatollah dell'Iran

Mercoledì un alto religioso iraniano e membro di un potente comitato governativo è stato ucciso da una guardia di sicurezza in una banca della provincia settentrionale di Mazandaran. Nei filmati delle telecamere a circuito chiuso si vede il religioso, l'ayatollah Abbas Ali Soleimani, seduto su una sedia nella banca quando la guardia di sicurezza gli si avvicina casualmente da dietro, gli punta il fucile alla testa e spara un colpo. L'attacco ha scosso l'establishment clericale iraniano, che ha affrontato mesi di proteste e la furia dell'opinione pubblica che chiedeva la fine del suo dominio. Il presidente Ibrahim Raisi ha chiesto un'indagine immediata sui motivi dell'assassino e sull'eventuale presenza di complici. L'ayatollah Soleimani era un membro della potente Assemblea degli Esperti, un organo clericale di 88 membri che supervisiona la guida suprema del Paese e, in caso di necessità, nomina un suo successore. Per 17 anni è stato il rappresentante designato della Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, nella provincia del Sistan e Baluchestan e leader della preghiera del venerdì in diverse città.

In Turchia i curdi si schierano con il candidato anti Erdogan

Il partito filocurdo turco e i suoi alleati di sinistra hanno chiesto ai loro elettori di sostenere il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan alle elezioni presidenziali del 14 maggio. L'annuncio di venerdì spinge uno dei maggiori blocchi elettorali turchi dietro Kemal Kilicdaroglu, capo del Partito Repubblicano del Popolo, e complica ulteriormente il cammino di Erdogan verso il raggiungimento di un altro mandato. Il mese scorso il Partito Democratico dei Popoli (Hdp), terzo in ordine di grandezza nel parlamento turco, aveva deciso di non schierare un candidato alle presidenziali e ha lasciato intendere che avrebbe appoggiato Kilicdaroglu ma non ufficialmente. Tuttavia, sia il co-leader del partito che la sua alleanza elettorale di sinistra hanno rilasciato venerdì dichiarazioni che invitano i cittadini a stringersi attorno al principale avversario di Erdogan.

Il presidente brasiliano Lula riprende la creazione di riserve indigene Il presidente brasiliano

Luiz Inacio Lula da Silva ha annunciato il riconoscimento formale di sei nuove riserve indigene, mantenendo la promessa fatta in campagna elettorale di invertire la politica del suo predecessore di estrema destra Jair Bolsonaro. Le riserve di venerdì sono state le prime a essere effettivamente riconosciute dal governo dal 2016. I leader indigeni avevano chiesto di accelerare il riconoscimento di 300 territori che sono stati mappati ma che attendono da anni di essere formalmente riconosciuti. Bolsonaro, sostenuto dal settore agricolo brasiliano e dalla sua potente lobby, aveva promesso pubblicamente di non concedere mai più "un solo centimetro" di terra alle riserve, affermando che gli indigeni hanno troppa terra per così poche persone. Circa 300 gruppi indigeni vivono su 730 territori che considerano terre ancestrali, principalmente nella foresta amazzonica, ma solo 434 di questi territori sono stati ufficialmente riconosciuti.

15 studenti della migliore università nigeriana arrestati per aver ucciso di botte un compagno

Più di 15 studenti di una delle migliori università nigeriane sono stati arrestati per la morte di un uomo attaccato da una folla nel campus. Okoli Ahinze, studente all'ultimo anno di ingegneria civile presso la Obafemi Awolowo University, è stato trovato morto l'11 aprile. Ahinze, di circa 20 anni, era stato accusato di aver rubato il telefono di un altro studente. I testimoni hanno riferito che è stato picchiato nell'ostello in cui viveva da un gruppo di studenti che hanno messo in atto una forma di punizione nota come Scientific Maximum Shishi (SMS). L'SMS, che sembra essere un'esclusiva dell'università nell'antica città di Ile-Ife, nello Stato di Osun, viene eseguito contro gli studenti ritenuti colpevoli di aver commesso un crimine nel campus. Le vittime vengono solitamente picchiate e fatte sfilare pubblicamente negli edifici e negli alloggi del campus. La notizia della morte di Ahinze ha suscitato le proteste degli studenti le cui associazioni di rappresentanza hanno chiesto di intervenire per fermare gli SMS nel campus. L'università ha convocato una commissione per indagare sulla vicenda.

Il leader dell'opposizione venezuelana espulso dalla Colombia e mandato negli Usa

Il più noto leader dell'opposizione venezuelana, Juan Guaidó, è atterrato negli Stati Uniti dopo essere stato espulso dalla Colombia mentre tentava di imbucarsi a un vertice di alto livello sul futuro politico della sua patria. Guaidó è diventato famoso all'inizio del 2019 e per un breve momento è sembrato pronto a rovesciare il leader del Venezuela, Nicolás Maduro, con il sostegno di decine di governi stranieri, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Brasile. Ma a distanza di quattro anni, la stella del 39enne si è affievolita a causa del suo fallimento nel destituire l'erede politico di Hugo Chávez. Maduro è sopravvissuto alle proteste di piazza e consolidato il potere. La maggior parte della comunità internazionale ha abbandonato la "presidenza" parallela e il "governo provvisorio" di Guaidó. Importanti potenze regionali come la Colombia e il Brasile hanno eletto leader di sinistra che hanno riallacciato i legami con l'amministrazione di Maduro e condannato il tentativo di Guaidó di abbatterla utilizzando le pressioni straniere per scatenare una rivolta militare.

Due giornalisti uccisi dalle gang ad Haiti

Altri due giornalisti sono stati uccisi ad Haiti nell'ultimo mese, mentre la violenza delle gang dilagante attanaglia la capitale Port-au-Prince e le aree circostanti. Ricot Jean, che lavorava per Radio-Tele Evolution Inter, è stato trovato morto martedì, un giorno dopo essere stato rapito da uomini in uniforme della polizia. Jean era un importante attivista culturale della capitale haitiana e conduceva un programma radiofonico settimanale. Nel frattempo, il Comitato per la protezione dei giornalisti ha dato la notizia in un comunicato che il giornalista radiofonico Dumesky Kersaint è stato colpito mortalmente a metà aprile. Kersaint sarebbe stato ucciso da un proiettile vagante "tra la sera del 15 aprile e la mattina del 16 aprile" nel quartiere Mahotiere 83, nel comune di Carrefour.

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