Sfrattata, si getta dal balcone: cittadini contro le banche
Rivolta nei Paesi Baschi dopo il suicidio di Amaya Egana: aveva appena ricevuto la notifica dello sfratto. Decine di istituti bancari imbrattati con la scritta "assassini"
Questa mattina, molte succursali di istituti bancari nei Paesi Baschi hanno trovato sulle loro porte o sugli sportelli bancomat la scritta "assassini", dipinta a grandi lettere con vernice rossa.
Una forma di protesta "affinché la morte di Amaya Egana", una donna che si è suicidata ieri dopo aver ricevuto la notifica dello sfratto, "non resti impunita".
Una portavoce della piattaforma "Stop Desahucios Bizkaia" (stop agli sfratti nei paesi baschi), Marta Uriarte, ha rivendicato l'operazione notturna - riporta il quotidiano El Mundo - e ha invitato i cittadini a continuare uniti la lotta in memoria della donna suicida.
Stop Desahucio ha chiesto di "rispettare il dolore" della famiglia Egana e ha chiesto "ai politici che venga decisa immediatamente una moratoria per sospendere gli sfratti".
LA PROTESTA. Ieri circa 8mila persone hanno manifestato per le strade di Barakaldo allo slogan di "no alla disoccupazione, no agli sfratti, per l'assistenza sociale".
IL SUICIDIO. Amaya, ex consigliera comunale del comune di Barakaldo, viveva con il marito e il figlio di 21 anni. La donna era molto conosciuta nella cittadina dove lavorava da 30 anni in un'impresa di trasporto per poi impegnarsi in prima persona nella vita politica della comunità.
Alle 9,20 di ieri mattina, all'arrivo degli ufficiali giudiziari per notificarle l'ordinanza di sfratto, la donna si è gettata dal balcone della sua abitazione al quarto piano, morendo sul colpo.
LA RABBIA. “Sono la quarta persona che l’ha vista al suolo, eravamo vicini di casa. Il governo dovrebbe vergognarsi, tagliano tagliano e a noi non resta altra scelta”. Lo sfogo di una vicina, che urla tutta la sua rabbia per la morte dell'amica: “Devono finirla di salvare le banche, per cominciare a salvare le persone. Gli squali dei mutui devono trovare dei limiti, altrimenti non andremo da nessuna parte”.
EMERGENZA SFRATTI. Quello di Amaya è il secondo caso di suicidio legato all’abbandono forzato del proprio alloggio in due settimane. In conseguenza della bolla immobiliare in Spagna si stimano in almeno 350 mila i proprietari titolari di mutui bancari che rischiano di non poter onorare il debito.