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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Usa, 12 enne nero ucciso a Cleveland: la polizia ha sparato subito

Dal video di una telecamera di sorveglianza diffuso ieri dalle forze dell'ordine si vede il piccolo Tamir Rice puntare la pistola giocattolo contro un passante. Arriva la pattuglia, il bimbo si avvicina "disarmato" ma viene freddato

CLEVELAND (USA) - Il poliziotto che sabato scorso ha ucciso il 12enne Tamir Rice che giocava con una pistola giocattolo ha aperto il fuoco pochi secondi dopo l'arrivo della pattuglia sulla scena. E' quanto emerge dal filmato ripreso da una telecamera di sorveglianza, diffuso ieri dalla polizia.

Il video mostra il ragazzino, Tamir Rice, puntare la sua arma giocattolo contro un passante, maneggiarla come nei film e quindi rimetterla nella sua cintura. Dopo una breve conversazione al cellulare, il ragazzino fa una palla di neve e si siede sotto un gazebo nel parco. Nel frattempo un uomo chiama il 911 per denunciare la presenza di un "tipo con una pistola" nel parco, stando all'audio diffuso dalle autorità: "E' probabilmente falsa, ma la sta puntando a tutti", aggiunge il testimone, rimarcando che si tratta di un ragazzino. Tuttavia, l'operatore non segnala questo elemento agli agenti che vengono inviati sul posro.

Poco dopo, il filmato mostra una macchina di polizia che arriva a sirene spiegate e si ferma direttamente sul prato del parco; il ragazzino si dirige verso la vettura, senza pistola in mano. Non alza le braccia e sembra voler prendere qualcosa dalla cintura quando viene colpito dagli agenti.

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Il poliziotto che ha aperto il fuoco è stato identificato in Timothy Loehman, 26 anni, bianco, entrato nella polizia solo lo scorso marzo; il collega, Frank Garmback, 46 anni, è in servizio dal 2008.

"Gli agenti hanno chiesto per tre volte di alzare le mani", ha sottolineato il vicecomandante della polizia Edward Tomb, precisando che il video è stato diffuso su richiesta della famiglia della vittima e "non vuole esonerare" gli agenti coinvolti, già sospesi dalle loro funzioni.

Il caso di Tamir Rice ha alimentato le già forti tensioni razziali negli Stati Uniti e le proteste scattate dopo la decisione di un Gran giurì, lunedì scorso, di non incriminare un agente di polizia bianco per la morte del 18enne afroamericano Michael Brown, ucciso lo scorso agosto a Ferguson, sobborgo di St Louis, in Missouri.

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