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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Un anno dopo, Parigi si ferma per ricordare le 130 vittime degli attacchi terroristici

Il 13 novembre 2015 gli attentati jihadisti colpirono al cuore la capitale francese. Tra le vittime anche l'italiana Valeria Solesin. Con il concerto di Sting riapre il Bataclan

Un anno dopo, Parigi ricorda le 130 vittime degli attentati jihadisti del 13 novembre 2015.

Dopo il concerto di riapertura del Bataclan, ieri sera, con l'esibizione di Sting, il presidente Francois Hollande e il sindaco di Parigi Anne Hidalgo hanno visitato ciascuno dei luoghi colpiti dagli attacchi del commando dell'Isis e hanno svelato sei targhe in ricordo "delle vite stroncate in questi luoghi", con i nomi delle vittime.

Il 13 novembre 2015 gli attentati allo Stade de France, ai caffè e ristoranti le Carillon, le Petit Cambodge, la Bonne Bière, le Comptoir Voltaire e la Belle équipe, e al Bataclan, colpirono al cuore la capitale francese.

CANDELE ALLE FINESTRE - Un'associazione di vittime "13 novembre: fraternità e verità", ha chiesto ai francesi di partecipare alle celebrazioni accendendo una candela alle finestre delle abitazioni. "Vogliamo che la giornata del 13 novembre abbia un carattere solenne, completamente dedicata alla memoria degli eventi, al ricordo, alla solidarietà", ha detto Georges Salines, presidente dell'associazione.

STATO DI EMERGENZA - Il primo ministro francese Manuel Valls ha detto oggi alla Bbc che lo stato di emergenza, introdotto in Francia dopo gli attacchi del 13 novembre 2015, sarà "senza dubbio esteso per alcuni mesi" nel prossimo gennaio, in vista delle elezioni presidenziali. "E' difficile oggi porre fine allo stato d'emergenza. Soprattutto perché ci impegneremo in una campagna presidenziale entro poche settimane, con meeting e incontri pubblici. Dunque serve proteggere la nostra democrazia".

"MENO RISCHI OGGI" - Pur affermando di voler rimanere "molto prudente", il primo ministro francese ha detto che il rischio di un attacco organizzato da un commando jihadista come quello del 13 novembre 2015 "tende a diminuire". "Ma viceversa potremmo dover far fronte ad attacchi come quello vissuto a Nizza" nel luglio del 2016 con 86 morti, compiuti cioè da "persone radicalizzate su internet, attraverso i social network, dallo Stato islamico senza dover passare attraverso la Siria o l'Iraq", ha commentato Valls.

VALERIA SOLESIN - "Ad un anno dalla tragica morte di Valeria Solesin, il ricordo affettuoso e triste va innanzitutto a lei e alla sua vita, di giovane donna e intelligente ricercatrice, drammaticamente spezzata e poi ai genitori e al fratello - la loro testimonianza di grande dignità e compostezza è viva in quanti, attoniti, si erano stretti a loro in quei tragici giorni - e infine a tutti coloro che, a vario titolo, le hanno voluto e le vogliono bene". Così il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia. Valeria è stata uccisa un anno fa nell'attentato terroristico del Bataclan a Parigi "Al loro immenso dolore si unisce quello di quanti - veneziani e non - hanno a cuore la sacralità e il rispetto di ogni vita umana e i valori della libertà e del rispetto fra i popoli, le culture, le religioni".

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