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Venerdì, 29 Marzo 2024
SVIZZERA / Svizzera

Svizzera, "sì" all'abolizione del burqa: "Ora rischio razzismo"

Le associazioni islamiche e Amnesty international "preoccupate" dalla vittoria del referendum nel Canton Ticino che mette al bando il velo islamico. Bocciata la proposta di abolire il servizio militare

SVIZZERA - Via il burqa. Che resti il servizio militare di leva. E' quanto hanno deciso gli abitanti del Canton Ticino nel referendum di domenica 22 settembre. Gli elettori del cantone italofono hanno approvato con il 65% dei consensi la proposta di iscrivere nella costituzione il divieto di dissimulare o nascondere il proprio viso nei luoghi pubblici. 

Bocciata invece un'iniziativa degli anti-militaristi per l'abolizione dell'obbligo di leva. 

In Ticino, il testo anti-burqa promosso dal movimento Il Guastafeste e appoggiato dalla maggior parte dei partiti, è stato accettato dal 65,4% dei votanti. Il testo "anti-burqa" afferma che "nessuno può dissimulare o nascondere il proprio viso nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico (ad eccezione dei luoghi di culto) o destinati ad offrire un servizio pubblico". Il Ticino diventa così il primo cantone svizzero a mettere al bando burqa e niqab.

A livello nazionale, gli svizzeri hanno espresso un chiaro "no" all'abolizione della leva obbligatoria: circa il 73% degli elettori ha bocciato un'iniziativa del movimento anti-militarista "Per una Svizzera senza esercito", che chiedeva la fine del servizio militare per gli uomini e l'introduzione di un servizio militare o civile volontario per uomini e donne.

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