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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ospedali al collasso / Svizzera

Terapie intensive piene in Svizzera: "Lasciate disposizioni sull'interruzione delle cure"

Situazione allarmante negli ospedali svizzeri: sono finiti i posti letto nei reparti di terapia intensiva. L'invito dei medici per i pazienti a rischio: ''Indicate se desiderate beneficiare di misure che prolungano la vita in caso di malattia grave"

Gli ospedali in Svizzera hanno esaurito i posti letto nei reparti di terapia intensiva: anche nel Paese elvetico, nonostante gli sforzi dei medici, l'epidemia di coronavirus sta mettendo a repentaglio il sistema sanitario. A denunciarlo è la Società svizzera di medicina intensiva (Ssmi): "Gli 876 letti certificati e riconosciuti dalla Ssmi, normalmente disponibili in Svizzera per il trattamento degli adulti, attualmente sono praticamente tutti occupati", indica l'associazione in un comunicato, riferendo dati raccolti dal Sistema di informazione e di intervento del Servizio sanitario coordinato (Ssc), struttura che dipende dallo Stato Maggiore dell'Esercito. Oltre alla creazione di nuovi posti, il sovraccarico ha potuto essere evitato grazie al rinvio di operazioni non urgenti, precisa la nota. 

Per far fronte a situazioni critiche locali, si è fatto ampio ricorso al trasferimento di pazienti in altri cantoni e anche al di fuori della regione linguistica. Queste misure sono "difficili" per i malati e i loro famigliari, riconosce la Ssmi, riferendo che "i reparti di terapia intensiva sono al limite della loro normale capacità di posti letto, ma stanno facendo del loro meglio per far fronte a un afflusso di pazienti in condizioni critiche, maggiore della prima ondata di Covid-19, e per continuare a trattare tutti i pazienti gravemente malati in futuro".

''Pazienti a rischio indichino volontà sull'interruzione delle cure''

A causa dell'esaurimento dei posti in terapia intensiva i medici svizzeri invitano "tutti, e in particolare alle persone a rischio di un'infezione grave, a rendere note le proprie disposizioni anticipate di trattamento, indicando se desiderano beneficiare di misure che prolungano la vita in caso di malattia grave".

"In questo modo - spiegano gli esperti - i membri della famiglia, ma anche i team dei reparti di terapia intensiva, saranno sostenuti nel processo decisionale, in modo che il trattamento possa avvenire nel miglior modo possibile e secondo i desideri personali del paziente". La Ssmi, invitando la popolazione "a rispettare tutte le misure adottate", assicura che sta facendo del suo meglio "per far fronte ad un afflusso di pazienti in condizioni critiche" che è "ancora maggiore di quello della prima ondata di Covid-19 e per continuare a trattare tutti i pazienti gravemente malati in futuro".

Coronavirus, la situazione in Svizzera

Sono 6.114 le nuove infezioni da coronavirus confermate in Svizzera e nel Liechtenstein nelle ultime 24 ore (280. 648 in totale). Si contano anche 85 decessi supplementari e 261 persone in più ricoverate in ospedale. Lo indica il bollettino odierno dell'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), precisando che dall'inizio della pandemia il totale dei decessi è salito a 3.385 e quello dei ricoveri a 11.008. I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono stati 30.229 (circa diecimila in più rispetto a ieri) con un tasso di positività del 20,23%.

L'Ufsp ieri aveva annunciato 4.560 casi, mentre nel week end - considerando i dati da venerdì a lunedì mattina - le nuove infezioni si attestavano a 12.839. L'incidenza della malattia ha raggiunto i 3.246,44 casi ogni 100.000 abitanti oggi e 926,3 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi quattordici giorni. Per quel che riguarda il Ticino, nelle ultime 24 ore, sono 293 le persone risultate positive al virus, per un totale di 13.119 dall'inizio della pandemia. Si deplorano anche quattro decessi supplementari, che portano il bilancio delle vittime a 452. Nei Grigioni, la pagina web dedicata all'evoluzione del coronavirus indica 85 nuove infezioni da ieri (3.997 totali). Il bilancio delle vittime è salito a quota 76 (+1).

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