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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il decreto / Afghanistan

I talebani dichiarano guerra ai raccomandati: "Via figli e nipoti dal governo"

La decisione del leader afghano dopo le accuse mosse ad alti funzionari dell'amministrazione pubblica di aver assunto loro figli

I talebani dichiarano guerra ai racciomandati. Con un decreto, l'emiro dell'Afghanistan, Hibatullah Akhundzada ha ordinato ai funzionari dell'amministrazione di licenziare i parenti che hanno assunto per incarichi pubblici. Lo riporta la Bbc.

Il decreto arriva dopo una serie di accuse che hanno colpito i vertici dei talebani. Quando aveva preso il potere nel 2021, Akhundzada aveva rimosso una serie di alti funzionari pubblici, sostituendoli con fedelissimi. Il ricambio ai vertici dell'amministrazione, però, non avrebbe sortito gli effetti sperati: molti dei nuovi arrivati sono stati accusati di inesperienza. Accuse a cui si sono aggiunte quelle di familismo amorale: secondo l'Afghan islamic press, con sede a Peshawar, in Pakistan, diversi alti funzionari talebani avrebbero nominato i loro figli a ruoli all'interno del governo. Tutti i parenti, stando al decreto, dovranno essere adesso rimossi, e d'ora in poi saranno vietate nuove assunzioni di famigliari.

L'Afghanistan sta affrontando una crisi economica e umanitaria sempre più profonda da quando i talebani hanno ripreso il controllo del Paese. Le sanzioni occidentali hanno colpito membri del governo, i beni all'estero della banca centrale di Kabul sono stati congelati e la maggior parte dei finanziamenti esteri è stata sospesa. Si stima che l'Afghanistan disponga di risorse naturali - tra cui gas naturale, rame e terre rare - per un valore di oltre 1 trilione di dollari, ma tali riserve rimangono inutilizzate.

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