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Giovedì, 25 Aprile 2024
La caduta / Afghanistan

Fuga da Kabul: la vittoria dei Talebani nel caos afgano

A Londra e Washington si lavora per inviare velocemente truppe speciali per evacuare il personale delle ambasciate. Una immagine che ricorda la precipitosa fuga dall'ambasciata di Saigon in Vietnam nel 1975. I talebani a 50 chilometri da Kabul

I Talebani conquistano Feruz Koh, nella provincia occidentale di Ghor, senza combattere. Il 15esimo capoluogo di provincia caduto nelle mani dei Talebani in una settimana sarebbe stato abbandonato dalle forze di sicurezza e dai funzionari governativi questa mattina, e le forze di Talebani ora controllano tutti gli edifici governativi della città che ha circa 132mila abitanti. Nelle mani degli islamisti anche Lashkargah, capoluogo della provincia più grande del Paese, Helmand, mentre solo ieri era caduta la seconda e la terza città più grandi del paese, Kandahar e Herat, dove fino a qualche settimana fa erano dispiegati i militati italiani.

Per gli Stati Uniti e le potenze occidentali, che per 20 anni avevano cercato di sostenere un governo democratico nel paese mediorientale, il rischio di rivedere una nuova Saigon con le ambasciate di Kabul ora già sotto assedio. Gli Stati Uniti riducono ulteriormente il personale civile a Kabul e "accelerano i tempi" del ponte aereo per portare fuori dall'Afghanistan gli interpreti e gli altri afghani che hanno collaborato con le forze Usa.

A Londra e Washington si lavora per inviare velocemente truppe speciali per evacuare il personale delle ambasciate. Una immagine che ricorda la precipitosa fuga dall'ambasciata di Saigon in Vietnam nel 1975.

Miliardi di euro e dozzine di soldati italiani uccisi 

Ma quanto è costato questo conflitto? Almeno 2mila miliardi di dollari solo per i contribuenti statunitensi. Secondo l'Osservatorio sulle spese militari italiane, invece, per il nostro Paese la spesa ammonta a un esborso complessivo di oltre 8,4 miliardi di euro fino al 2020. Con i costi di ritiro truppe che si concretizzeranno quest'anno è molto probabile dunque che il totale supereranno gli 8,5 miliardi. Ma il ventennale conflitto è costato soprattutto vite umane: l'Afghanistan e la sua capitale, Kabul, sono ancora tra i luoghi più letali del mondo e generazioni di afghani non hanno mai vissuto in un Paese senza guerra, la violenza contro i civili è sempre all'ordine del giorno e le donne sono sempre un target.

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Oggi l'avanzata dei Talebani ricorda quella che li vide protagonisti alla metà degli anni Novanta, quando arrivarono ad instaurare il Califfato guidato dal Mullah Omar. Le loro forze sono ormai arrivate a150 chilometri dalla capitale Kabul, verso la quale fuggono migliaia di civili in condizioni disperate. La caduta della capitale sembra essere ormai solo questione di tempo, e la misura del dramma è data dalla proposta avanzata dal governo agli insorti di una condivisione del potere in cambio della fine delle ostilità. L'inasprirsi dei combattimenti, che secondo l'Onu solo nell'ultimo mese hanno provocato mille morti tra i civili, hanno indotto anche la Francia a sospendere i rimpatri degli afghani immigrati illegalmente, come avevano fatto in precedenza la Germania, l'Olanda, la Svezia e la Finlandia.

Intanto vengono accelerate le operazioni per cercare di portare fuori dal Paese le migliaia di afghani che hanno collaborato con le forze straniere della Nato, a rischio di rappresaglie da parte dei Talebani. " Ci stiamo muovendo insieme agli altri partner - ha detto il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi in un'intervista a Sky TG24 - e una collaborazione fra i ministeri della Difesa, degli Esteri e dell'Interno ha fatto sì che 228 afghani che hanno collaborato con l'Italia e le loro famiglie siano già in Italia. Altri ce ne saranno nei prossimi giorni". Proprio l'ex quartier generale delle forze italiane, Herat, terza città afghana nell'ovest del Paese, è l'ultima conquistata dagli 'studenti di religione' (il significato letterale della parola Taleban). Il capoluogo dell'omonima provincia, confinante con l'Iran, è stato abbandonato dalle forze governative dopo settimane di assedio. A nulla è servito il sostegno fornito loro dalle milizie dello storico signore della guerra locale, Ismail Khan. 

A Kabul, riferiscono all'ANSA fonti locali, la situazione è calma, ma cresce la paura per l'avvicinarsi dei jihadisti, mentre la città si sta riempiendo di sfollati fuggiti dalle aree dove infuriano i combattimenti. In meno di una settimana i Talebani si sono impadroniti di un terzo dei capoluoghi di provincia, mentre a causa della recrudescenza dei combattimenti a partire da maggio, in seguito al ritiro delle forze Usa e Nato, quasi 400.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case. Una fonte del governo citata dall'agenzia Afp ha detto che, tramite la mediazione del Qatar, Kabul ha sottoposto ai Talebani la proposta "di condividere il potere in cambio della fine della violenza nel Paese".

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