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Martedì, 16 Aprile 2024
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Il Regno Unito dichiara guerra allo zucchero: arriva la tassa sulle bibite troppo "dolci"

Lo ha annunciato il ministro dell'economia britannico George Osborne. Il provvedimento entrerà in vigore tra due anni e i proventi della tassa saranno utilizzati per incrementare l'offerta sportiva nelle scuole

Il Regno Unito si prepara a introdurre una tassa sulle bibite zuccherate. L'annuncio arriva dal cancelliere dello Scacchiere (così è chiamato in Gran Bretagna il ministro dell'economia), George Osborne, che ha presentato la legge in Parlamento. Il prelievo andrà a pesare principalmente sulle tasche dei produttori di bevande zuccherate anziché su quelle dei consumatori, spiega il quotidiano The Independent.

Il governo conservatore di David Cameron punta a combattere l'obesità infatile, stimando tra l'altro un gettito di circa 520 milioni di sterline ogni anno che saranno impiegate a sostegno di attività sportive nelle scuole. Le bevande saranno divise in due aeree, a seconda della quantità di zuccheri in esse contenute: nel primo gruppo rientreranno quelle con più di 5g di zucchero ogni 100ml e nel secondo quelle ancora più zuccherate, con più di 8 grammi ogni 100 ml di liquido.

La tassa entrerà in vigore tra due anni, al fine di consentire alle imprese di modificare gli ingredienti nei loro prodotti, conclude The Independent. Restano fuori dal proveddimento i succhi di frutta "puri" e le bevande a base di latte, così come i piccoli produttori.

Presentando la manovra, Osborne ha ricordato le previsioni degli esperti che stimano come nel giro di una generazione più della metà dei ragazzi e il 70 per cento delle ragazze potrebbero essere in sovrappeso o obeso:

"Non voglio dover riguardare indietro a questo mio periodo in Parlamento, avendo ricoperto questo ruolo e dover dire alla generazione dei miei figli: 'Mi dispiace. Sapevamo che avevamo un problema con le bibite zuccherate. Sapevamo che avrebbero causato  malattie. Ma abbiamo evitato di prendere dicisioni difficili e non abbiamo fatto niente'" 

Da tempo gli attivisti si battevano affinché venisse introdotta una tassa sullo zucchero per combattere l'obesità infantile. Tra di essi anche lo chef Jamie Oliver, impegnato da diversi anni in una campagna di sensibilizzazione per migliorare la qualità delle mense scolastiche, che ha accolto con gioia la notizia dell'annuncio di Osborne.

Pur soddisfatti dall'impegno assunto dal governo, diverse voci del dibattito pubblico hanno riservato critiche all'introduzione della tassa. "Affinché il provvedimento sia efficace è imperativo che il prelievo venga fissato al 20 per cento, almeno su tutte le bevande analcoliche zuccherate e sui prodotti dolciari, e che questo venga aumentato successivamente qualora le aziende non si conformino immediatamente agli obiettivi di riformulazione", fa sapere dall'associazione "Action on Sugar", mentre la Children's Food Campaign ricorda come per combattere l'obesità infantile siano necessarie anche "robuste restrizioni" in materia di pubblicità online e su tutti gli altri media per quanto riguarda il "cibo dannoso", insieme ad altre misure relative alla riformulazione, all'etichettatura e alla fornitura di "alimenti più sani e sostenibili per le nostre comunità".

Molto critici i rappresentanti di categoria, che si sono detti "estremamente delusi" dalla decisione del governo "di colpire l'unica categoria che nel settore dell'alimentazione ha ridotto in maniera consistente l'apporto di zucchero nel corso di questi ultimi anni". 

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