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Venerdì, 29 Marzo 2024
Fart Tax / Nuova Zelanda

La tassa sui rutti di pecore e mucche per salvare il clima

In Nuova Zelanda le flatulenze di bovini e ovini sono una delle principali fonti di emissioni di gas metano: per questo motivo il governo ha studiato un nuovo sistema per tassare le eruttazioni degli animali da allevamento

Una tassa sulle eruttazioni di bovini e ovini, che rappresentano una delle maggiori fonti di emissioni di gas serra della Nuova Zelanda. Al momento si tratta soltanto di una proposta, che mercoledì prossimo verrà presentata dal governo neozelandese, ma se dovesse "passare" diventerebbe un caso storico, unico nel suo genere. Infatti, se venisse attivata la tassa sulle eruttazioni (l'espulsione attraverso la bocca dell'aria in eccesso presente nello stomaco) di mucche e pecore, la Nuova Zelanda diventerebbe il primo Stato al mondo a far pagare agli allevatori le emissioni dei loro animali. Un cambiamento non da poco per una nazione che conta 5 milioni di abitanti, ma ospita anche 10 milioni di bovini e 26 milioni di ovini.

Nella proposta, si prevede che gli agricoltori inizino a pagare per le loro emissioni dal 2025. Il piano comprende inoltre incentivi per chi riduce le emissioni con additivi per mangimi, mentre la piantumazione di alberi potrebbe essere usata come sistema di compensazione per la produzione di gas serra. Una mucca adulta può produrre fino a 500 litri di metano al giorno. Nel mondo ci sono oltre un miliardo e mezzo di bovini e, secondo i dati dell'Ipcc, la loro eruttazione nel 2015 è stata responsabile per circa il 3,7% di tutte le emissioni di gas serra del pianeta. 

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