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Sabato, 20 Aprile 2024
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Niente distanziamento nei posti economici, il pubblico protesta: e lo spettacolo viene sospeso

Il caso al Teatro Real di Madrid. Diversi spettatori hanno denunciato anche sui social la situazione, con fotografie che mostrano le differenze tra loggione e platea

Il Teatro Real di Madrid ha dovuto sospendere una recita di Un ballo in maschera di Verdi dopo le proteste del pubblico in sala a causa del mancato distanziamento tra i vari posti, soprattutto nei settori più economici. Sui social diverse persone presenti hanno postato video e foto della situazione, mostrando gruppi di spettatori ammassati nelle file del loggione e maggiore distanziamento invece in platea.

Uno degli spettatori nel loggione ha raccontato al El País che c'erano file con più di dodici persone senza posti vuoti a separarli: "Alcuni posti a sedere erano stati chiusi in platea, ma nei settori superiori, dove eravamo tutti schiacciati, c'erano intere file di 15 persone una accanto all'altra". Ma il distanziamento sociale non sembra essere stato rispettato nemmeno in platea, come ha raccontato la scrittrice e giornalista Rosa Montero: "Nelle prime dieci file – i posti più costosi – eravamo tutti ammassati insieme e non c'era un solo spazio libero". Montero ha pubblicato su Twitter un video della situazione dall'interno del teatro. "Più che discriminazione, mi pare incompetenza", ha aggiunto.

Il riferimento di Montero e di altri utenti che hanno condiviso le immagini su Twitter, è alle proteste che nei giorni scorsi hanno visto migliaia di persone scendere in piazza a Madrid – con mascherine e a distanza - dopo l'istituzione di nuove zone rosse e restrizioni per circa 850mila cittadini, che vivono in larga parte in quartieri poveri, con molti immigrati e con un'alta densità abitativa. I manifestanti hanno protestato contro quelle che sono state viste come misure "segregazioniste" perché colpiscono la fascia più in difficoltà della popolazione. 

A teatro senza distanziamento sociale, sarà aperta un'inchiesta

Alcuni spettatori hanno iniziato a protestare rumorosamente, applaudendo e battendo i piedi per terra, finché dagli altoparlanti presenti in sala non è stato annunciato che chi voleva poteva lasciare la sala e chiedere il rimborso del biglietto. Sono seguiti momenti di grande confusione, anche perché, raccontano testimoni a El País, i moduli per il rimborso non erano disponibili e bisognava andare in ufficio a stamparli. Dopo due tentativi "falliti" di dare inizio alla recita, alla fine il teatro ha deciso di chiudere definitivamente il sipario e annullare tutto.

Sulla vicenda, definita uno "sfortunato incidente", il Teatro Real ha detto che sarà aperta un'indagine e saranno prese le "misure necessarie per garantire che le future esibizioni possano svolgersi normalmente". Il teatro ha fatto sapere n sala c'erano solo 905 posti occupati, pari al 51,5% della capienza massima, quindi al di sotto del 75% consentito dalle linee guida valide per la città di Madrid. "Un gruppo di contestatori ha applaudito e gridato per esprimere il proprio disaccordo circa i posti", hanno riferito dalla direzione del teatro, specificando che le proteste sono continuante anche quando gli altoparlanti hanno annunciato la possibilità di ricollocarli o rimborsare l'importo dei biglietti. 

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