Terremoto Iran-Iraq, i morti sono più di 300: paura per le dighe
La diga di Darbandikhan nel Kurdistan avrebbe subito dei danni a causa di una frana, è in corso l'evacuazione dei cittadini. Il bilancio delle vittime del terremoto si aggrava ancora
Dopo la scossa di terremoto di ieri sera è allarme nel Kurdistan iracheno per due dighe.
Sisma magnitudo 7.3 al confine Iran-Iraq
Le dighe si trovano nelle vicinanze dell'epicentro del sisma di magnitudo 7.2 (7.3 secondo altre rilevazioni) che ha colpito ieri sera l'area di frontiera tra l'Iran e l'Iraq con un bilancio che fino a questo momento parla di almeno 328 morti e oltre 2.500 feriti.
La scossa in diretta nel supermercato
"La diga di Darbandikhan ha subito dei danni a causa di una frana nel monte adiacente che ha causato la caduta di massi sul corso d'acqua dell'impianto oltre al crollo di abitazioni vicine", hanno detto sia il ministro dell'Agricultura della regione autonoma del Kurdistan Abdul Sattar Majid che il ministro iracheno per le Risorse Idriche Hassan al Janabi, come riporta la tv satellitare al Sumaria.
Il ministro curdo ha invitato la popolazione ad allontanarsi dalla diga, che è alta più di 100 metri, e Nasih Mala Hassan, sindaco di Darbandikhan sta organizzando l'evacuazione dei cittadini che abitano nelle aree più vicine alla diga, le cui condizioni di stabilità non sono certe.
"La diga di Hamrin è in buone condizioni e sembra che non abbia subito crolli o danni", ha precisato il ministro al Janabi.