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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sydney, terrore al bar: ostaggi e bombe in centro

L’assalto a una cioccolateria Lindt nell’area commerciale di Martin Place. Un uomo armato espone una bandiera con la scritta in arabo "C'è un solo Dio" e prende alcuni ostaggi

SYDNEY - Sono le 9.45 di lunedì mattina (domenica notte in Italia) quando a Sydney, in pieno centro cittadino, un uomo armato fa irruzione in un caffè - la cioccolateria Lindt - e prende in ostaggio dipendenti e clienti. Alcuni dei prigionieri sono stati costretti a mettere le mani contro la vetrina ed è stata mostrata una bandiera nera che rimanda a quella dello Stato islamico, con la scritta in arabo "C'è un solo Dio".

Secondo la Cnn, cinque ostaggi sono riusciti a fuggire. Il caffè Lindt si trova nel quartiere degli affari della città australiana. Non ci sono segnali che nessuno sia rimasto ferito, a diverse ore dall'inizio dell'attacco armato. Gli ostaggi sono una quarantina, ha spiegato la numero due della polizia locale Catherine Burn.

L'uomo armato è un 50enne di origini iraniane, secondo quanto scrivono i media australiani, tra cui il Sydney Herald, citando fonti di polizia. L'uomo si chiamerebbe Man Maron Monis, "già noto alle forze di sicurezza per aver scritto lettere minacciose alle famiglie dei soldati uccisi in Afghanistan". Dopo ore di assedio, la polizia australiana ha fatto irruzione nel caffè. Al momento del blitz, in cui quattro persone sono rimaste ferite, molti ostaggi sono riusciti a fuggire. Si sono udite esplosioni e colpi di arma da fuoco. Il bilancio, non ancora ufficiale, è di due morti - un ostaggio e il sequestratore - e diversi feriti.

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Le autorità, che ancora non parlano di "terrorismo", hanno confermato che il sequestratore è un uomo solo. Che poco prima delle 16 (le sei in Italia) ha rilasciato tre degli ostaggi, usciti di corsa dal locale, e dopo circa un'ora ne ha rilasciati altri due. Secondo quanto riportato dai media locali, il sequestratore ha chiesto alla polizia una bandiera dell'Isis in cambio della liberazione di alcuni ostaggi. Intanto alcuni ostaggi, dietro richiesta del sequestratore, avevano chiamato i media dicendo che l'uomo ha piazzato due bombe nel locale e altre due all'esterno. 

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