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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Terrorismo, allarme dagli Usa: "Cellule dormienti in Italia"

"Si tratta di gruppi analoghi a quelli che hanno organizzato gli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo": l'allarme del capo dell'intelligence James Clapper. In Italia è tutt'ora in vigore la fase di "allerta 2" per "probabili o imminenti attentati"

STATI UNITI - "Cellule terroristiche dormienti dello Stato islamico sono presenti in Italia così come in Germania e nel Regno Unito; si tratta di gruppi analoghi a quelli che hanno organizzato gli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo, in cui più di trenta persone sono state uccise". A lanciare l'allarme è stato il capo dell'intelligence americana James Clapper a un evento con il quotidiano statunitense Christian Science Monitor. Alla domanda se credeva che esistano simili cellule clandestine nelle tre nazioni europee, Clapper ha risposto "Si".

L'ALLARME - Clepper ha sottolineato la necessità per i Paesi dell'Unione Europea "di impegnarsi di più nella condivisione di informazioni d'intelligence per contribuire a contrastare attacchi terroristici". Secondo l'esperto, il desiderio delle nazioni Ue di incoraggiare la libera circolazione di beni e persone attraverso i loro confini e di garantire la privacy dei propri cittadini "in alcuni casi è in conflitto con la responsabilità di proteggere la sicurezza".

LA SITUAZIONE - Non è la prima volta che dagli Usa arrivano simili allarmi che riguardano l'Italia, dove è tutt'ora in vigore una fase di "allerta 2", di "preallarme per probabili o imminenti attacchi terroristici". Una fase ribadita dopo gli attentati di Bruxelles del 22 marzo da una circolare del capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Alessandro Pansa rivolta a  questori e prefetti per la predisposizione delle misure di sicurezza. 

LA CIRCOLARE IN VIGORE - La fase di "allerta 2" prevede che siano prefetti e questori ad applicare le direttive del piano nazionale di pubblica sicurezza con le linee guida per i piani provinciali antiterrorismo per la loro "imminente o probabile attivazione" nell'ambito della "fase di preallarme per probabili o imminenti attacchi terroristici". 

LUOGHI A RISCHIO - In particolare la fase di "allerta 2" prevede la "massima attenzione agli obiettivi sensibili", quali "luoghi di massima aggregazione, luoghi di culto, porti, aeroporti, terminal bus stazioni ferroviarie e metropolitane", oltre che sedi istituzionali italiane e straniere. 

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