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Martedì, 23 Aprile 2024
FRANCIA

Francia, l'incubo non è finito: altre minacce e sei terroristi in fuga

Il Paese, devastato dai due attentati della settimana scorsa, prova a ripartire ma nuove minacce di Al Qaeda fanno ripiombare tutti nell'incubo. Ed è ancora caccia a sei terroristi. Tra loro Hayat Boumeddiene, la "dama nera" fuggita in Siria

ROMA - La Francia lo sa. La Francia lo teme. La strage di Charlie Hebdo e la mattanza del supermercato kosher non chiuderanno l'ondata di terrore che ha messo in ginocchio Parigi. Nessuno, dalle istituzioni ai cittadini, si illude che l'offensiva dei jihadisti sia un capitolo chiuso. Anzi. Perché se da un lato Al Qaeda continua a minacciare il Paese transalpino, dall'altro c'è da scrivere la parola fine sulle sessanta ore di angoscia e terrore che hanno segnato la storia recente della Francia. 

Da Al Qaeda del Maghreb islamico, Aqmi, arriva una nuova minaccia per il Paese. "Finché i soldati occupano Paesi come Mali o Centrafrica e bombardano la nostra gente in Siria e in Iraq, e finché la sua stupida stampa continuerà a offendere il Profeta, la Francia s'esporrà al peggio", si legge su alcuni siti jihadisti. I nuovi attacchi, evidentemente, non fanno che aumentare la tensione in un Paese già duramente provato dagli attentati della scorsa settimana.

Attentati sui quali si continua a indagare senza sosta alla ricerca di complici finora rimasti nel buio. C'è infatti almeno un altro jihadista, un altro elemento di mistero che si aggira in libertà. Ma fonti di polizia citate dall'Associated Press evocano "fino a sei" terroristi legati alla cellula jiahdista ancora alla macchia: uno di loro sarebbe stato avvistato alla guida di una Mini Cooper registrata a nome di Hayat Boumeddiene, la compagna del killer Coulibaly che è riuscita a fuggire in Siria prima che il piano del suo uomo e dei fratelli Kouachi divenisse realtà. 

La fuga di Hayat: così è fuggita la dama nera

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E' ancora tempo di proteggersi, insomma, per una Francia colpita al cuore. "Il piano Vigipirate resterà in vigore al suo livello più alto" ha annunciato il primo ministro Manuel Valls. Restano, quindi, le pattuglie davanti agli edifici pubblici, alle scuole e soprattutto ai giornali, che si continuano a considerare nel mirino del terrore. Il governo, ha concluso il premier, schiererà diecimila militari in più per proteggere "tutte le istituzioni che possono essere obiettivo di attacchi, in particolare le sinagoghe, le scuole confessionali ebraiche ma anche le moschee". 

Charlie Hebdo, la Francia risponde e scende in piazza @TM News Infophoto

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