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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Immigrazione

La Svizzera "caccia" gli immigrati: sì al tetto per gli stranieri

Con un voto referendario, la Svizzera dice ok al tetto all'immigrazione degli stranieri: vincono i sì con il 50,3%. Entro tre anni il governo elvetico dovrà ritrattare tutti gli accordi con l'Ue. Rischiano anche gli italiani

ROMA - In pochi ci avrebbero scommesso. Forse, nessuno. Contro le previsioni della vigilia, la Svizzera ha detto sì a una norma che impone un tetto all'immigrazione degli stranieri. A vincere il referendum - che chiedeva l'introduzione di un tetto per nuovi residenti, frontalieri e richiedenti asilo - è stata una risicatissima maggioranza di "sì": il 50,3%. 

Decisivo per il successo è stato il consenso raccolto nei cantoni di lingua tedesca e italiana. E' proprio il Canton Ticino, infatti, a segnare il record assoluto con i sì all’introduzione del limite che hanno toccato addirittura il 68%. 

Le conseguenze del referendum sono molto pesanti ma non immediate: il governo svizzero dovrà ora impegnarsi a rinegoziare entro tre anni tutti i trattati internazionali sulla circolazione degli stranieri nel paese, con l'Unione Europea che si è detta molto rammaricata. 

Il voto colpisce in maniera particolare i cittadini italiani – circa 60mila- che lavorano come pendolari in Canton Ticino. Anche per loro, che oggi hanno libero acceso nella Confederazione, potrebbe scattare il numero chiuso. L'obiettivo dei promotori dell’iniziativa è infatti che nelle assunzioni nei luoghi di lavoro venga data la precedenza ai cittadini elvetici e che solo in mancanza di disponibilità da parte di questi ultimi possano essere accettati stranieri. Un obiettivo che da oggi è più vicino. 

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