L'opposizione annuncia di voler formare un proprio governo

L'opposizione tailandese ha annunciato di voler formare un proprio governo, ritenendo "illegittimo" l'esecutivo ad interim rimasto al potere dopo le dimissioni del premier Yingluck Shinawatra, destituita dalla Corte Costituzionale per "abuso di potere".

La lista dei "Ministri" sarà resa pubblica venerdì, giornata in cui è in programma una grande manifestazione che l'opposizione giudica "decisiva"; anche le "Camicie rosse", sostenitori di Yinglucvk hanno tuttavia confermato di voler scendere in piazza e si temono dunque incidenti.

Dopo la destituzione di Yingluck alla guida dell'esecutivo rimasto al potere a Bangkok è stato promosso l'ex titolare del Commercio, Niwattumrong Boonsongpaisan, che giovedì terrà un Consiglio dei Ministri per assegnare i portafogli rimasti vacanti.

In mancanza di un Parlamento, dato che le elezioni politiche del 2 febbraio scorso sono state invalidate, il nuovo esecutivo avrà il compito di tenere un nuovo scrutinio già fissato per il 20 luglio: l'opposizione - che preferirebbe un non meglio precisato "Consiglio del popolo", non eletto - ha tuttavia già minacciato di boicottare il voto, come già accaduto tre mesi fa.

Yingluck Shinawatra era considerata una marionetta del fratello, l'ex premier in esilio Thaksin Shinawatra, come del resto altri due Primi ministri precedenti, entrambi destituiti dalla Corte Costituzionale.

Tre anni fa erano state le "Camicie rosse" fedeli al controverso Thaksin a occupare per due mesi il centro di Bangkok, chiedendo le dimissioni dell'allora Primo ministro Abhisit Veijajiva: la dura reazione delle forze di sicurezza provocò 90 morti e oltre un migliaio di feriti. Sia Abhisit che il suo vice, Suthep Thaugsuban - quest'ultimo accusato anche di insurrezione - sono stati incriminati per omicidio nell'ambito delle inchieste sulla violenta repressione delle manifestazioni del 2010.