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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Taiwan

Tom Cruise con la bandiera di Taiwan nel nuovo "Top Gun": si rischia l'incidente diplomatico

Proteste da parte del governo cinese che ha preso il gesto come una provocazione

Per qualcuno una provocazione, per altri esigenze di copione. Sta di fatto che la pellicola “Top Gun: Maverick” rischia di far scoppiare un incidente diplomatico andando a urtare la suscettibilità della Cina. Tutto per la bandiera di Taiwan che compare stampata in bella mostra sul retro del bomber indossato da Tom Cruise nel film in uscita nelle sale in questi mesi. La pellicola è in proiezione in anteprima in numerosi Paesi. Tra questo c’è Taiwan e ovviamente alla visita di quel giubbotto con la bandiera ben in evidenza, il pubblico ha esultato. Un grande entusiasmo ha riscosso la serata, non solo per il film in sé ovviamente, ma anche per i risvolti politici celati dietro a quello che a un osservatore distratto potrebbe sembrare solo un simbolo. In realtà c’è molto altro.

La bandiera è un simbolo di indipendenza dalla Cina che invece dal 1945 ritiene l'isola come parte del proprio territorio e vuole annetterla anche facendo ricorso alla forza. La situazione si è inasprita proprio recentemente e da questione ‘locale’ è stata posta al centro di uno scontro diplomatico tra Biden e il governo di Pechino facendo quasi prefigurare un secondo conflitto al pari di quello scoppiato in Ucraina. Ecco perché il giubbotto di Tom Cruise può diventare “un caso”. Un caso anche in considerazione di particolari che stanno emergendo in queste ore secondo i quali in un trailer del 2019 quella bandiera non c'era oppure era nascosta.

Tanto che qualcuno adesso si chiede se all’epoca non fosse stata tagliata opportunamente per non incorrere nella censura cinese. La bandiera invece c’è eccome e quando il film è stato proiettato nelle sale ne hanno avuto conferma: ci sono due bandiere, quella giapponese e quella di Taiwan. C’è da dire che in Cina al momento non è prevista l'uscita del film e probabilmente anche questo ha lasciato un po’ più ‘campo libero’. Hollywood ha una lunga tradizione di ‘tagli’ di dialoghi o di immagini che avrebbero potuto urtare la sensibilità del Paese e del presidente Xi Jinping.

Il fatto che la bandiera sia invece rimasta nella scena del film potrebbe stare ad indicare un cambiamento di passo, resta da vedere a che prezzo e se sarà duraturo. Il gigante tecnologico cinese Tencent Holdings Ltd., che faceva parte della produzione del film, si è ritirato perché temeva che l'affiliazione dell'azienda a un film che celebra le forze armate statunitensi potesse irritare Pechino. Intanto in Cina al momento i commenti sono incentrati sul successo della pellicola al botteghino, ma di sicuro non passerà inosservata la notizia soprattutto in considerazione dell’entusiasmo suscitato a Taiwan.

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