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Venerdì, 29 Marzo 2024
Inizia l'evacuazione / Ucraina

Quanto durerà il cessate il fuoco?

La tregua concordata da Russia e Ucraina servirà per evacuare le città di Mariupol e Volnovakha: le operazioni dovrebbero concludersi entro le 15 italiane. Il sindaco della città portuale ucraina: "Non abbiamo altra scelta che andarcene"

Russia e Ucraina hanno concordato una tregua per aprire i corridoi umanitari, così da permettere l'evacuazione dei civili dalle città di Mariupol e Volnovakha. Un "cessate il fuoco" molto atteso, soprattutto per permettere ai soccorsi di aiutare le persone rimaste ferite durante gli attacchi, ma che purtroppo potrebbe non avere una durata molto lunga. 

Il ministero della difesa russo ha annunciato: "Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l'uscita di civili da Mariupol e Volnovakha" specificando che l'apertura dei corridoi umanitari e le vie di uscita è stata concordata con la parte ucraina. 

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La conferma è arrivata da consigliere della presidenza ucraina Mikhail Podolyak con un tweet: "A Mariupol e Volnovakha i corridoi umanitari sono pronti per l'apertura, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessate il fuoco nell'area dei corridoi".

Tregua per evacuare Mariupol e Volnovakh

Dai due annunci appare chiaro che il cessate il fuoco potrebbe essere soltanto momentaneo e legato all'evacuazione di queste due città. Per quanto riguarda Mariupol, il sindaco ha reso noto che l'evacuazione inizierà alle 9 ora locale (10 in Italia) e si concluderà alle ore 14 (15 italiane). Cinque ore per permettere ai cittadini di lasciare le loro case nella città portuale e andare via. Una decisione sofferta ma inevitabile, come sottolineato dal sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, mentre inizia l'evacuazione della città: "Non abbiamo altra scelta che andarcene". 

"Cari, cari residenti di Mariupol - ha detto il sindaco in una dichiarazione - da oggi inizia l'evacuazione della popolazione civile. Non è stata una decisione facile, ma come ho sempre detto Mariupol non sono le case e le strade, sono gli abitanti, voi e io. Il nostro dovere principale è sempre stato e resta proteggere le persone. Nelle condizioni in cui la nostra città è costantemente sotto il fuoco spietato degli occupanti, non c'è altra soluzione che permettere ai residenti, a voi e a me, di lasciare Mariupol in sicurezza". Al momento non è ancora chiaro come procederà l'evacuzione dalla seconda città, Volnovakha.

Zelensky: "Chi può rimanga a combattere il nemico"

I corridoi umanitari "ci saranno" per consentire di lasciare Mariupol e Volnovakha a "bambini, donne e anziani", tuttavia chi può dovrebbe "rimanere e resistere al nemico". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. "Siamo riusciti a ottenere un accordo per fornire assistenza a quelle città in Ucraina che si trovano nella situazione peggiore e terribile, Mariupol e Volnovakha, per salvare bambini, donne e anziani. Per fornire farmaci e cibo a chi sta lì in quei luoghi - ha dichiarato Zelensky - Le persone disposte a lasciare questi luoghi dovrebbero essere in grado di farlo ora utilizzando il corridoio umanitario, ma chi ha la forza e voglia deve rimanere e resistere al nemico". Riferendosi sempre ai corridoi umanitari, Zelensky ha aggiunto che "facciamo tutto il possibile da parte nostra per assicurarci che questo accordo funzioni".

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