rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso / Canada

Il premier canadese imbarazza Meloni: "Preoccupato per diritti Lgbt in Italia"

Nel corso del bilaterale tra i due leader al G7, Trudeau ha sollevato il tema. Pro Vita: "Nessuna lezione dal Canada, dove è legale utero in affitto"

Il focus è stato, come da attese, sulla guerra in Ucraina, ma anche sulla Cina, temi su cui c'è ampia convergenza. Il riferimento, poi, al Ceta, l'accordo commerciale tra Canada e Ue, sembrava quasi un ringraziamento al governo italiano per il suo recente sostegno a questo patto di libero scambio, dopo che per anni pezzi grossi della maggioranza come FdI e Lega lo hanno osteggiato. Il clima sereno al tavolo del bilaterale tra il premier canadese Justin Trudeau e la leader italiana Giorgia Meloni, insomma, tutto lasciava presagire fuorché un attacco su una questione in fondo marginale per il contesto dell'incontro, ossia il G7 di Hiroshima. Eppure, tra un passaggio sulla Russia e uno sulle interferenze di Pechino, ecco arrivare l'affondo di Trudeau: il Canada è "preoccupato da alcune" posizioni "che l'Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbt".

I virgolettati sono quelli riportati dai media canadesi. Nel resoconto dell'incontro diramato da Ottawa, si parla solo di uno "scambio di opinioni" sui diritti umani, compresi quelli della comunità Lgbt. Ma i giornalisti al seguito di Trudeau giurano che il loro premier ha portato la questione al tavolo proprio per sollevare la sua preoccupazione. Sempre la nota del governo canadese, riporta anche la replica di Meloni: la premier, stando a questo resoconto, avrebbe "risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni". 

Per il momento, da Palazzo Chigi non è una giunta alcuna informazione aggiuntiva: il bilaterale con Trudeau, nel momento in cui scriviamo, sembra essere stato 'oscurato' dal sito del governo. Nella sezione delle notizie, si dà risalto al bilaterale tra Meloni e il premier britannico Rishi Sunak, mentre l'incontro con Trudeau è relegato a una sola immagine in fondo alla gallery fotografica sul G7 di Hiroshima, dove i due premier si stringono la mano sorridenti. Una foto del bilaterale Italia-Canada diramata dal servizio stampa di Ottawa, invece, mostra Meloni con un'espressione del viso contrariata. Secondo il Corriere della sera, questa immagine tradirebbe il disappunto della leader italiana. 

Vero o meno, resta il fatto che l'inserimento della tematica Lgbt nell'agenda dell'incontro è inusuale tra due Paesi del G7, tanto più se legata a questioni di politica interna. Se ne sono accorte le lobby del Family day italiche: "In tema di diritti l'Italia non ha niente da imparare dal Canada, dove è legale l'utero in affitto, con un compenso mascherato da 'rimborsi', e dove l'ideologia Lgbt minaccia i diritti delle donne e la libertà educativa dei genitori. Da Trudeau verso Meloni e l'Italia una gravissima e indebita ingerenza che svela lo strapotere internazionale della lobby arcobaleno contro chi difende il diritto dei bambini a una mamma e un papà e la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna", ha detto Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus. "Incoraggiamo il governo Meloni a proseguire sulla strada tracciata senza farsi minimamente influenzare da quella che rimane una mera opinione degli elettori canadesi rappresentati da Trudeau", ha aggiunto Coghe.

Di diverso avviso il deputato del Pd, Alessandro Zan: "Meloni farebbe bene a ricordare che al G7 non c'è (il premier ungherese) Orban, non c'è (il presidente polacco) Duda, ci sono i leader del mondo occidentale dove i diritti sono patrimonio comune. Quella fuori posto è solo lei'', ha scritto su Twitter.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il premier canadese imbarazza Meloni: "Preoccupato per diritti Lgbt in Italia"

Today è in caricamento