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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Trump vuole abolire lo ius soli in America: "E' ridicolo, deve finire"

Giro di vite annunciato dal presidente degli Stati Uniti, che sta pensando a un ordine esecutivo per modificare il 14esimo emendamento

Donald Trump ha annunciato che intende abolire con un ordine esecutivo lo "ius soli" negli Stati Uniti. Il New York Times ha definito questo annuncio "l'ultima manovra per attirare l'attenzione a pochi giorni dalle elezioni di midterm", un importante banco di prova che rischia di avere pesanti ripercussioni e trasformarsi in vero e proprio "referendum" su Trump a due anni dalla sua elezione alla Casa Bianca. Il presidente cerca così di richiamare a raccolta la base repubblica sul tema dell'immigrazione. 

"Siamo l'unico paese la mondo in cui una persona arriva, ha un bambino e quel bambino diventa praticamente cittadino degli Stati Uniti per 85 anni, con tutti i benefici che ne conseguono", ha detto il presidente degli Stati Uniti in un'intervista esclusiva per “Axios on Hbo”, un documentario in quattro parti che debutterà su Hbo domenica pomeriggio, alle 18:30 (mezzanotte e mezza di lunedì in Italia), come rivelato da alcune anteprime. "E' ridicolo, ridicolo. E deve finire", ha detto Trump, che già in campagna elettorale durante la corsa alla Casa Bianca si era dichiarato contrrario alla cittadinanza per nascita per i figli di immigrati privi di documenti, andando contro le regole sulla cittadinanza contenute nel 14esimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, nel quale è stabilito che "tutte le persone nate negli Stati Uniti e soggette alla loro giurisdizione sono cittadini degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiedono".

 A differenza di quando afferma Trump, in realtà, gli Stati Uniti non sono l'unico paese al mondo in cui si applica lo "ius soli" e gli emendamenti alla Costituzione non possono essere modificati da un'azione presidenziale: per farlo è richiesto il voto dei due terzi di entrambe le Camere del Congresso oppure una "convention nazionale" richiesta da due terzi degli Stati.

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Nel 2007, James C. Ho, giudice della Corte d'Appello nominato proprio da Trump, aveva ricordato che "la cittadinanza per nascita è un diritto costituzionale, per i figli delle persone senza documenti come per i discendenti dei passeggeri della Mayflower", mentre Michael Anton, ex portavoce della sicurezza nazionale statunitense, in un commento apparso sul Washington Post lo scorso luglio ha detto che la cittadinanza per nascita si basa su un fraintendimento del 14esimo emendamento e su una sentenza della Corte Suprema del 1898 che, secondo lui, era relativa solo ai figli di immigrati regolarmente residenti. 

L'annuncio di Trump arriva in un momento molto caldo, con la marcia dei migranti centroamericani che si stanno avvicinando ai confini tra Stati Uniti e Messico. nelle scorse ore, il presidente Usa ha inviato 5.200 soldati al confine. 

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