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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Trump va alla guerra (commerciale) contro la Cina: nuovi dazi

L'amministrazione del presidente Usa ha posto nuove barriere doganali per proteggere la produzione americana di pannelli solari e di lavatrici. E finisce lo "shutdown"

Trump ha firmato le misure di compromesso approvate dal Congresso per mettere fine allo shutdown, finanziando il governo fino all'8 febbraio. 

"Grande vittoria dei repubblicani"

Il Presidente Usa ha salutato come una grande vittoria dei repubblicani l'intesa raggiunta con i democratici. "Sono contento che i democratici abbiano deciso di mostrarsi ragionevoli", ha detto dopo che, al termine di intense trattative, il Senato ha accettato un testo che assicura il finanziamento allo Stato fino all'8 febbraio.

L'intesa è arrivata dopo che i democratici hanno ricevuto rassicurazioni sul fatto che l'Aula si occuperà di "un accordo globale" che includa anche una soluzione per i quasi 700.000 immigrati, i cosiddetti Dreamers, arrivati da bambini illegalmente e che ora rischiano di essere espulsi per la fine del programma Daca, voluta da Trump.

Battaglia delle tariffe contro la Cina

Donald Trump continua la sua battaglia delle tariffe contro la Cina. Questa volta l'amministrazione del presidente Usa ha posto nuove barriere doganali per proteggere la produzione americana di pannelli solari e di lavatrici: inizia così un 2018 di azioni sul commercio dure, soprattutto contro la Cina e contro il suo potere di penetrazione nei mercati internazionali.

"L'azione del presidente chiarisce ancora una volta che l'amministrazione Trump difende sempre i lavoratori, gli agricoltori, gli allevatori e le aziende americane", ha detto in una nota il rappresentante del commercio degli Usa, Robert Lighthizer. Quest'anno le imposte doganali saliranno del 50% sulle importazioni delle lavatrici e poi nei prossimi anni diminuiranno. Allo stesso tempo le tariffe saranno combinate con un numero massimo di ingressi di lavatrici cinesi. Per quando riguarda i pannelli solari, settore controllato dai produttori cinesi, le tariffe invece saranno del 30%, e anche in questo caso scenderanno progressivamente nei prossimi anni. Le tariffe dureranno per i prossimi quattro anni sui pannelli solari, scendendo al 15% nell'ultimo anno, mentre saranno di tre anni per le lavatrici: saranno del 20% per le prime 1,2 milioni di unità e poi saliranno al 50% per le restanti.

Vola l'industria Usa

La notizia è stata accolta in modo positivo dall'industria americana. Le azioni del produttore di pannelli First Solar sono salite dell'8% a Wall Street. I titoli del produttore di elettrodomestici americani, Whirpool, sono invece aumentate dell'1,8% in seguito alla notizia. La decisione, ha detto Lighthizer, è stata presa dopo un periodo di analisi indipendente guidata dalla International Trade Commission degli Stati Uniti.

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