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Giovedì, 18 Aprile 2024
Si temono scontri / Stati Uniti d'America

Cosa succede oggi a Donald Trump

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti un ex presidente si presenterà davanti a un tribunale perché accusato di frode: avrebbe comprato il silenzio dell'ex pornostar Stormy Daniels con un pagamento in nero di 130mila dollari

Sarà una giornata storica per gli Stati Uniti. Per la prima volta un ex presidente Usa si presenterà davanti a un tribunale penale perché incriminato di un reato. L'ex inquilino della Casa Bianca in questione è Donald Trump, atteso a Manhattan alle 14:15 ora locale (20:15 ora italiana) di martedì 4 aprile, per l'udienza in cui verranno formalizzate le accuse nei suoi confronti.

Le accuse contro Trump e il "caso" Stormy Daniels

Secondo quanto riportano i media statunitensi, gli saranno contestati 30 capi d'accusa per frode, riconducibili a un episodio: il pagamento in nero da 130mila dollari con cui Trump, secondo le accuse, comprò il silenzio della pornostar Stormy Daniels sulla loro relazione, durante la campagna elettorale del 2016. A versare il denaro sarebbe stato l'ex legale del tycoon, Michael Cohen, che si è dichiarato colpevole di finanziamento elettorale illegale e ora sarà il supertestimone della procura. 

Quando arriverà in tribunale, l'ex presidente sarà sottoposto a tutti i passaggi standard previsti per gli imputati: gli saranno letti i diritti, prese le impronte digitali, contestate le accuse. Non è chiaro invece se Trump sarà ammanettato: la procedura lo prevederebbe, ma potrebbe essere fatta un'eccezione.  In vista dell'udienza, a New York e Washington sono state predisposte forti misure di sicurezza aumentate, per evitare manifestazioni dei sostenitori di Trump come l'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Una recinzione metallica sorvegliata da decine di poliziotti è stata predisposta a Capitol Hill, e a Manhattan tutti gli agenti dovranno essere disponibili e in uniforme indipendentemente dal loro grado.

Trump nel frattempo è volato verso una New York blindata in vista dell'udienza di domani: transenne e agenti circondano il tribunale di Manhattan e anche alla Trump Tower, dove dormirà stasera e dove già in mattinata sono attesi i primi sostenitori dell'ex presidente, mentre nel pomeriggio potrebbero comparire i suoi contestatori. Per domani a mezzogiorno, due ore prima dell'udienza, il club dei giovani repubblicani di New York ha organizzato un 'Rally for Trump' al quale parteciperà anche la deputata Marjorie Taylor Greene, una pretoriana del tycoon. L'appuntamento è al Collect Pond Park, il piccolo parco di fronte al tribunale. 

Tutte le inchieste a carico dell'ex presidente

Ma per Trump la giornata in aula di domani rischia di essere soltanto la prima di una lunga serie. Nel prossimo futuro l'ex presidente Usa potrebbe fare i conti con altre incriminazioni, alcune anche più gravi: sono infatti diverse le inchieste a suo carico, sia a livello statale che federale. Ecco le principali:

Interferenze elettorali in Georgia - La procuratrice distrettuale della contea di Fulton, in Georgia, Fani Willis, all'inizio del 2021 ha avviato un'inchiesta su possibili interferenze elettorali da parte di Trump nelle elezioni del 2020. A provocarla sono state le registrazioni, diffuse dalla stampa, di una telefonata che l'allora presidente aveva fatto al segretario di Stato della Georgia, il repubblicano Brad Raffensperger, per chiedergli di "trovargli" gli 11mila voti che gli avrebbero permesso di rovesciare i risultati elettorali. Il grand jury convocato dalla procuratrice democratica ha già consegnato lo scorso febbraio il rapporto conclusivo, in cui - a quanto è trapelato - si raccomanda l'incriminazione di testimoni per falsa testimonianza. In attesa che Willis prenda la decisione finale sull'incriminazione, in diverse interviste la presidente del 'jury', Emily Kohrs, ha suggerito che Trump e suoi diversi alleati potrebbero essere incriminati. Sulla base di queste esternazioni, i legali di Trump hanno presentato una mozione in cui si chiede di ritenere non utilizzabili per l'inchiesta tutte le conclusioni del grand jury.

Inchieste del dipartimento di Giustizia - Dopo l'annuncio della nuova candidatura di Trump alla Casa Bianca, l'attorney general, Merrick Garland, ha nominato un procuratore speciale, Jack Smith, per guidare le due inchieste federali che vedono coinvolto l'ex presidente. Una è sempre incentrata sulle elezioni del 2020, ed è concentrata e determinata a stabilire se Trump e i suoi alleati abbiano interferito illegalmente sulla certificazione dei risultati e il pacifico trasferimento del potere. La seconda riguarda la vicenda delle centinaia di documenti classificati che Trump ha trasferito dalla Casa Bianca e trattenuto a Mar-a-Lago. Dopo la clamorosa perquisizione dell'Fbi lo scorso agosto, è emerso che l'ex presidente è indagato per spionaggio e intralcio alla giustizia. Il mese scorso una corte d'appello ha stabilito che l'avvocato di Trump, Evan Corcoran, deve testimoniare nell'inchiesta, dal momento che sono state presentate prove del fatto che l'ex presidente avrebbe volutamente ingannato i suoi legali sui documenti. Secondo l'ex attorney general di Trump, Bill Barr, quella dei documenti classificati è "l'inchiesta più grave" che l'ex presidente si trova a fronteggiare.

Le cause della giornalista Jean Carroll - La donna, che nel 2019 ha accusato Trump di averla violentata nel camerino di un grande magazzino newyorkese negli anni '90, ha denunciato, in due separate occasioni, l'ex presidente di diffamazione per averla definita una bugiarda. Ma la denuncia più pericolosa è quella per stupro che Carroll ha potuto presentare grazie a una legge passata a New York, l'Adult Survivors Act, che ha dato un anno di tempo per denunciare violenze sessuali andate in prescrizione. E l'inizio di questa seconda causa è fissato per il prossimo 25 aprile.

Cause civili stato New York - L'attorney general di New York, Letitia James, ha presentato a settembre una causa civile verso Trump, i suoi 3 figli adulti e la sua società per aver manipolato il valore delle sue proprietà per ottenere investimenti e prestiti agevolati nel corso degli anni. Lo procuratrice generale democratica ha chiesto multe per 250 milioni di dollari e che a Trump e ai figli venga vietato di dirigere ogni società registrata nello stato di New York, di acquistare beni immobili nello stato o fare domanda di prestiti a istituzioni finanziarie newyorkesi per i prossimi 5 anni. Trump, che ha definito l'inchiesta "un'altra caccia alle streghe" da parte di una democratica che "si è fatta eleggere con un programma che prometteva di attaccare Trump", ha chiesto al tribunale di rinviare di sei mesi l'inizio del processo. Se approvata la richiesta farebbe iniziare il procedimento all'inizio del prossimo anno, proprio nel momento dell'avvio della battaglia delle primarie.

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