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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Baby immigrati bloccati nella basi militari: l'ultima (folle) idea di Trump

Sarebbe questa la linea decisa dal presidente degli Stati Uniti: dividere le famiglie che entrano illegalmente negli Usa, trattenendo i minori in delle strutture allestite nelle basi situate in Texas e Arkansas

Tutti i minorenni che entreranno negli Stati Uniti in maniera illegale verrano bloccati e trasferiti nelle basi militari, in cui verranno allestite delle strutture apposite. Sarebbe questa l'ultima folle idea di Donald Trump, secondo le comunicazioni all'interno del Dipartimento della Difesa.

I controlli al confine meridionale non prevedono esenzioni per gli immigrati illegali di età inferiore ai 18 anni.  Come riporta l'AdnKronos, citando il Washington Post, in assenza di un adulto, o in caso di divisione della famiglia in seguito ai controlli, i minorenni verrebbero trasferiti in 4 basi militari tra Texas e Arkansas. L'iter, ipotizzato in un'email inviata al personale del Pentagono, prevede che funzionari del Dipartimento della Salute e dei Servizi umani si rechino nelle basi, nelle prossime 2 settimane, per verificare che le strutture siano in grado di ospitare i ragazzi.

Nella comunicazione, inoltre, si specifica che "al momento non sono state prese decisioni" ed eventuali step ulteriori verranno compiuti, quindi, solo dopo le ispezioni. Fonti del Dipartimento della Salute, che al momento è in grado di garantire accoglienza per 10.571 minori, hanno confermato gli imminenti controlli.

L'impiego di basi militari in questo ambito non sarebbe una novità assoluta: nel 2014, l'amministrazione Obama utilizzò installazioni in Oklahoma, Texas e California per ospitare oltre 7000 bambini e ragazzi per diversi mesi. In media, secondo i dati citati dal Washington Post, un minore rimane sotto la tutela del Dipartimento per circa 45 giorni. Poi, nell'85% dei casi, viene affidato ad un parente adulto -a volte un genitore- residente negli Stati Uniti.

Se cinque anni fa minori non accompagnati e famiglie con bambini erano responsabili del 10% degli ingressi illegali, oggi la quota è salita al 40. Il Dipartimento periodicamente valuta l'efficienza e le necessità del network di accoglienza che può contare su circa 100 strutture in 14 stati. "Altre proprietà -si legge in una nota- con infrastrutture già esistenti vengono normalmente individuate e valutate dalle agenzie federali come sedi potenziali di ricoveri temporanei".

Attualmente, filtra dal Dipartimento, il network lavora al 91% delle proprie capacità e il giro di vite annunciato dall'amministrazione in materia di immigrazione autorizza a pensare che migliaia di minori avranno bisogno di assistenza e accoglienza. Tra marzo e aprile, le forze dell'ordine impegnate al confine hanno arrestato più di 100.000 persone che hanno provato ad entrare illegalmente negli Stati Uniti: si tratta della cifra più alta, su base mensile, da quanto è iniziato il mandato di Trump.

Il dato ha scatenato la reazione del presidente, che ha preso di mira il segretario alla Sicurezza interna, Kirstjen Nielsen: il confine, ha tuonato The Donald, va chiuso. Nielsen, con l'Attorney General Jeff Sessions, promette misure straordinarie che riguarderanno anche i genitori che cercano di entrare negli Usa con i priopri figli.

Gli adulti verranno fermati e trattenuti in attesa dell'udienza in tribunale, i figli verranno inviati in strutture di accoglienza. "Se stai cercando di far entrare illegalmente un bambino, allora sarai accusato e quel bambino ti sarà tolto, probabilmente, come prevede la legge", le parole di Sessions pochi giorni fa. "Se non vuoi che tuoi figlio venga portato via, allora non portarlo illegalmente oltre il confine: non è colpa nostra se qualcuno agisce così".

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