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Giovedì, 25 Aprile 2024
la scoperta / Stati Uniti d'America

"Trump e Putin si erano messi d'accordo per l'invasione dell'Ucraina"

L'inchiesta del New York Times svela dettagli da brivido sui rapporti tra Trump e Putin, confermando le ingerenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016

Vladimir Putin e Donald Trump si erano accordati sull'invasione russa dell'Ucraina, in uno scambio di favori che avrebbe dell'incredibile. Le rivelazioni sono contenute nell'inchiesta del New York Times dal lungo titolo "La storia non raccontata del Russiagate e la strada verso la guerra in Ucraina. Le interferenze russe nella politica dell'era Trump furono più direttamente connesse all'attuale guerra di quello che si era capito prima". Il Russiagate, l'inchiesta nata per scoprire ingerenze russe nell'elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump potrebbe dunque essere connessa alla guerra in Ucraina, anche se poi non è andato tutto secondo i piani di Putin. 

I dettagli dell'inchiesta e il "Piano Mariupol"

Il New York Times ha basato il suo lavoro d'inchiesta su centinaia di pagine di documenti dell'indagine sul Russiagate del procuratore Robert Mueller, della commissione intelligence del Senato e delle udienze di impeachment di Trump, oltre che su interviste con quasi 50 persone tra Usa e Ucraina. Tutto inizia la notte del 28 luglio 2016, quando Hillary Clinton accetta la nomination democratica per la Casa Bianca a Philadelphia: in quelle ore Paul Manafort, presidente della campagna di Trump, riceve una email dell'amico e socio russo Konstantin Kilimnik, che chiede e ottiene un incontro urgente con lui. I due si incontrano al Grand Havana Room, un luogo legato a Trump, perché in cima alla torre a Manhattan di proprietà di Jared Kushner, genero di quello che sarebbe stato il prossimo presidente Usa. 

Qui Kilimnik gli illustrò il "Piano Mariupol", che prevedeva in cambio della pace post-invasione dell'Ucraina la creazione di una repubblica autonoma nell'Est del paese guidata dal presidente Viktor Ianukovich, deposto dalle proteste Euromaidan nel 2014. In cambio, l'elezione di Donald Trump sarebbe stata agevolata.

Il ruolo di Trump

Donald Trump aveva già lasciato intendere che avrebbe cambiato lo status quo degli Stati Uniti e Kilimnik credeva che su queste premesse il piano sarebbe potuto riuscire. Ma prima bisognava che Trump arrivasse alla Casa Bianca. Nelle settimane successive cominciarono gli hackeraggi russi contro Hillary Clinton e il Partito democratico, e le elezioni furono vinte da Trump.

Una volta eletto presidente Trump raffredda i rapporti con la Nato, considera la possibilità di riconoscere la Crimea come parte della Russia e blocca gli aiuti militari a Kiev. Successivamente però, la vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020 complica i piani, così come la condanna di Paul Manafort per bancarotta fraudolenta. Ma l’invasione dell'Ucraina si è verificata come quelli che sembrano i piani originari di Putin.

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