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Venerdì, 19 Aprile 2024
La polemica

Il ritorno su Twitter di Trump passa da un sondaggio sui social

Il proprietario della piattaforma, Elon Musk, ha sottoposto il ripristino del profilo a una consultazione pubblica. Intanto un super procuratore viene scelto dal ministro della Giustizia per indagare sull'ex presidente Usa

Può l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump tornare su Twitter? Lo decide il popolo. Il proprietario della piattaforma Twitter, Elon Musk, ha sottoposto il ripristino del profilo del social network di Trump a un sondaggio pubblico e ha dichiarato che il risultato determinerà la decisione finale scrivendo "Vox Populi, Vox Dei" (Voce del popolo, voce di Dio, ndr) sul suo account.

Sondaggio Musk

Il sondaggio ha superato i 7 milioni di voti in sette ore. Il social network consente all'utente di personalizzare il tempo concesso per rispondere alla domanda, ma Musk ha mantenuto l'opzione predefinita di 24 ore per partecipare.

Il profilo di Trump su Twitter era stato sospeso dopo l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, quando una folla di ultranazionalisti ha preso d'assalto il Parlamento degli Stati Uniti per cercare di impedire il passaggio di poteri al presidente eletto Joe Biden, ritenendo che le elezioni fossero state truccate.

Un superprocuratore indaga su Trump

Intanto su Trump è arrivata un'altra decisione. Jack Smith, attuale procuratore al Tribunale dell'Aja per il Kosovo, è stato nominato dal procuratore generale americano, Merrick Garland, come procuratore speciale per indagare proprio sull'ex presidente americano. 

Lo stesso Garland l'ha definita una "missione delicata" nell'interesse pubblico americano. Nel dare l'annuncio della nomina, Garland ha parlato di due inchieste: la prima ha il compito di chiarire "se una persona o un ente abbia illegalmente interferito nel passaggio dei poteri successivo alle elezioni presidenziali del 2020"; la seconda riguarda l'inchiesta "sui documenti secretati e la possibile ostruzione di tale inchiesta", un riferimento quest'ultimo alle ispezioni condotte nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago e l'accusa di aver custodito documenti sensibili riguardanti questioni di difesa. Lasciando la presidenza, Trump aveva portato con sè intere scatole di documenti quando invece una legge del 1978 obbliga qualsiasi presidente americano a trasmettere tutte le sue e-mail, lettere e altri documenti di lavoro agli archivi nazionali. A gennaio aveva restituito 15 scatole, ma si suppone che sia solo una parte dell'archivio.

jack smith e trump

Trump si è sfogato ai microfoni di Fox News: "Non è accettabile. Decisione ingiusta e politica". Ritiene di essere vittima di un "terribile abuso di potere, l'ultimo di una lunga caccia alle streghe iniziata molto tempo fa". Donald Trump si è definito "una delle persone più oneste e innocenti che ci siano mai state nel Paese". "Pensavo che le inchieste fossero morte", ha proseguito, accusando poi anche Joe Biden di brogli elettorali e corruzione.

Dalla Casa Bianca ovviamente negano strumentalizzazioni e Garland, che è il ministro americano per la Giustizia, ha assicurato che il procuratore speciale "eserciterà autonomamente il proprio giudizio professionale per decidere se ci debba essere un rinvio a giudizio".

L'avvio di un procedimento giudiziario non impedirà a Trump di competere alle elezioni, ma getterebbe un'ombra sulla sua candidatura. 

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