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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Libia, forze speciali Usa in campo a Sirte contro l'Isis

E' emerso per la prima volta che gli Usa stanno fornendo sostegno diretto sul campo. Senza dare nell'occhio le forze speciali Usa negli ultimi mesi sono arrivate in Libia posizionandosi in piccoli avamposti

In Libia è sempre più concreto l'impegno degli Stati Uniti contro l'Isis. Se circa una settimana fa i caccia americani avevano iniziato a sferrare per la prima volta attacchi aerei contro le posizioni degli estremisti a Sirte, su richiesta del governo di unità nazionale del Paese, ora è emerso per la prima volta che le forze speciali Usa stanno fornendo sostegno diretto sul campo.

E' coinvolto per ora solo un numero limitato di militari americani, che si stanno coordinando sui raid aerei e stanno fornendo informazioni d'intelligence alle forze impegnate sul territorio libico. Il personale Usa è numericamente contenuto ma sta agendo al fianco dei soldati britannici a Sirte, la capitale di fatto in Nord Africa di Daesh. A rivelarlo sono state fonti americane e libiche al Washington Post, secondo cui negli ultimi giorni sono stati avvistati in loco soldati americani e britannici mentre trasportavano apparecchi radio e indossando tute mimetiche e giubbotti antiproiettile.

Intervistato dal quotidiano della capitale Usa, Robyn Mack, portavoce del commando americano per l'Africa (Africom), ha spiegato che un numero limitato di soldati Usa continuerà ad entrare e uscire dalla Libia per scambiare informazioni con le forze sul posto.

Senza dare nell'occhio le forze speciali Usa negli ultimi mesi sono arrivate in Libia posizionandosi in piccoli avamposti. Il fatto che la portata della loro presenza sia limitata dimostra il tentativo da parte dell'amministrazione Obama di aiutare le forze locali ad avere successo nella lotta contro l'Isis senza però mettere a repentaglio il già fragile governo di unità nazionale. D'altra parte, ricorda il W. Post, il mese scorso il governo libico creatosi anche grazie al sostegno dell'Onu aveva protestato la presenza dell'esercito francese nella parte orientale della Libia; Parigi ammise per la prima volta pubblicamente la sua presenza nella nazione africana dopo la morte di tre suoi soltati sul posto.

Mattia Toaldo, esperto di Libia all'European Council on Foreign Relations, dice al Washiongton Post che la missione Usa a Sirte è diversa da quella francese: "Fino a quando mantengono un basso profilo, il rischio sia per gli Usa sia per il governo libico è abbastanza basso". La speranza a Washington è che una vittoria a Sirte possa rafforzare la posizione e l'autorità del governo di unità nazionale.

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