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Mercoledì, 24 Aprile 2024
TUNISIA / Tunisia

Tunisia, stuprata da due poliziotti e accusata di "oltraggio al pudore"

La ragazza e il suo fidanzato erano in macchina, quando le forze dell'ordine li hanno fermati. Adesso la coppia rischia fino a 6 mesi di carcere, mentre le Ong sono sul piede di guerra

Violentata e accusata di oltraggio al pudore. E' questo quello che è successo a una ragazza tunisina di 27 anni, stuprata da due poliziotti la notte del 3 settembre. La giovane si trovava in macchina con il fidanzato in una delle strade della capitale, quando tre agenti si sono avvicinati alla vettura. Uno di questi ha ammanettato il ragazzo, mentre i suoi colleghi violentavano la vittima. 

I tre poliziotti si trovano ora in carcere, ma questo non ha impedito loro di sporgere denuncia contro la coppia, accusata di essere stata sorpresa in una “posizione immorale”, come scrive Al Jazeera.  Interpellato dai giornali, un portavoce del ministero della Giustizia non ha escluso che entrambe le parti possano aver infranto la legge. “Il crimine commesso dai due agenti non esclude la possibilità che anche la ragazza stesse facendo qualcosa di illegale con il suo fidanzato”.

La rabbia di femministe e Ong - Questa dichiarazione ha fatto infuriare le femministe e i membri delle Ong, che da mesi assistono agli attacchi del nuovo governo islamico contro i diritti delle donne. “Questa procedura trasforma la vittima in imputata” ha commentato l'avvocato della giovane, Saiba Garrach, in un'intervista rilasciata a France 24, nella quale ha voluto sottolineare il coraggio mostrato dalla sua cliente “nell'ammettere l'aggressione e denunciarla pubblicamente”. 

"Non era la prima volta che facevano una cosa del genere" - Secondo il fidanzato della ragazza, i due si trovavano “ognuno sul proprio sedile quando la polizia li ha fermati”. Il giovano ha notato come gli agenti fossero “ben organizzati”. “Non doveva essere la prima volta che facevano qualcosa del genere” ha commentato. 

Sono sempre di più le Ong che denunciano l'aumento dei casi di violenza contro le donne. “Sono ancora poche coloro che in Tunisia denunciano le aggressioni, in quanto hanno paura di eventuali scandali o rappresaglie” spiega Garrach. “Questo avvenimento si inserisce in una politica di intimidazione contro le donne per costringerle a tacere”. 

Il fidanzato della ragazza non ha dubbi. La denuncia è scattata perchè i poliziotti vogliono che la coppia ritiri la propria accusa contro di loro. Intanto i due giovani, attesi in tribunale per il 2 ottobre, rischiano fino a 6 mesi di carcere. 

Solo un mese fa centinaia di persone erano scese in piazza per protestare contro la decisione di Ennahda, il partito islamico al governo, di voler sostituire, nella nuova Costituzione, il principio di parità dei sessi con quello di “complementarietà” della donna con l'uomo. 

La Tunisia è sempre stato uno dei Paesi arabi più all'avanguardia per quanto riguarda i diritti delle donne, almeno sulla carta. Il principio dell'uguaglianza tra i sessi era infatti sancito dal Code du Statut Personel, entrato in vigore nel 1956. 

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