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Sabato, 20 Aprile 2024

Twittare messaggi di solidarietà ai manifestanti turchi è reato: arrestati 24 ragazzi

Dei ragazzi di Smirne hanno manifestato la propria vicinanza ai manifestanti di Istanbul. Ma è bastato scrivere su twitter "Piazza Takism è ovunque" per finire in carcere

"Piazza Takism è ovunque, ognuno di noi è un albero di Gezi Park". E' bastato twittare questo messaggio di solidarietà ai manifestanti di Istanbul a  24 ragazzi di Smirne per finire in carcere. Il reato, in questo caso, sarebbe aver osato manifestare il loro appoggio alla rivolta contro la distruzione della piazza simbolo della Turchia.

La notizia è rimbalzata in queste ore sui media turchi per poi fare il giro del mondo e finire addirittura sul Corriere della Sera. L'accusa, secondo quanto denunciato da Ali Engin, capo del partito di opposizione (Chp) di Smirne, è "incitamento agli scontri e diffusione di propaganda", in questo caso sui social media.

Istanbul: gli scontri tra i manifestanti e la polizia

Ali Engin si è recato nel carcere di Smirne dove ha avuto conferma che le autorità stanno cercando "almeno altri 14 giovani". Lì, tra le mura della prigione, ha chiesto l’immediato rilascio degli arrestati: "Questa gente sta appoggiando un movimento che chiede un Paese libero e giusto, se questo è un crimine allora siamo tutti criminali".

L’avvocato del Chp locale, Sevda Erkan K?l?ç, ha quindi spiegato ai cronisti accorsi di aver analizzando "ogni singolo carattere" dei tweet e di non aver trovato nulla di illegale: "Le loro dichiarazioni sono uguali a quelle di tanti altri, devono spiegarci di cosa sono accusati".

Fonte: Corriere.it →
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